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21/10/2020 17:04:00

15.000 nuovi contagi in Italia e 127 morti. Verso il divieto di spostamento tra Regioni? 

Nelle ultime 24 ore sono stati 15.199 i contagiati (ieri erano stati 10.874). Sono 127 i deceduti (ieri 89). E' il dato più alto da quando è ripreso a crescere il contagio. Lo rende noto il bollettino del ministero della Salute. I tamponi fatti sono stati 177.848. Le terapie intensive sono aumentate di 56 posti su base nazionale, per un totale di 926 posti occupati. I ricoverati con sintomi sono 603 in più rispetto al 20 ottobre. Il rapporto tra nuovi positivi e tamponi fatti è all'8,5%.

Secondo indiscrezioni l’esecutivo starebbe pensando ad un nuovo DPCM.


Il nuovo decreto potrebbe arrivare già questo weekend, sarebbe il terzo in un mese dopo quello del 18 ottobre, con l’introduzione di un coprifuoco nazionale dalle 23, limitando gli spostamenti tra le regioni se non per motivi di lavoro e salute. Uno scenario che vedrebbe però contrario il premier, più intenzionato a intervenire con una ulteriore stretta solo su trasporti e scuola, ma su quest’ultimo aspetto ci sarebbe da convincere la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina.

Per decongestionare il trasporto pubblico locale, considerato dagli scienziati un veicolo del contagio, si mira, inoltre, ai doppi turni a scuola. L’obiettivo è quello di ammorbidire le resistenze della ministra dell’Istruzione: “Deve fare di più, deve superare le proprie rigidità”, ripetono i membri del Cts e alcuni suoi colleghi ministri.


A scuola si andrebbe mattina e pomeriggio, scaglionando le entrate. Inoltre, si tornerebbe anche all’ipotesi, discussa e poi scartata la scorsa settimana, di spostare a dopo le 9 l’ingresso, preferibilmente tra le 10 e le 11, in modo da alleggerire i mezzi pubblici e allontanare i ragazzi dalle ore di punta, quando bus e metro sono già molto affollati da chi va al lavoro.

In una nota stampa, Palazzo Chigi fa sapere che le voci di un nuovo DPCM in preparazione sono per ora solo “mere ipotesi che non trovano alcun fondamento” perché è tutto vincolato all’andamento della curva epidemiologica.

In questa fase di continua emergenza, con la situazione in costante evoluzione, sottolineano le stesse fonti, “certamente non si può escludere che possano essere adottati nelle prossime settimane altri provvedimenti, ma non significa affatto che siano state già prese delle decisioni o nuove misure. Azzardare o ipotizzare adesso, quindi,nuovi e imminenti decreti rischia soltanto di creare confusione e incertezze tra i cittadini”.