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29/10/2020 10:40:00

 Carte prepagate con Iban e semplificazione burocratica in azienda

Gli aspetti gestionali sono sempre al centro dell’attenzione quando si tratta di business aziendale. Occorre mantenere ogni cosa sotto controllo e in maniera virtuosa, contenendo la burocrazia e limitando le dispersioni o i ritardi. Tra gli strumenti più interessanti che possono servire allo scopo, in termini di semplificazione e sicurezza, bisogna senza dubbio annoverare le carte prepagate con Iban. Il motivo è presto detto: questa tipologia di ricaricabili ha conosciuto una grandissima diffusione sul mercato, specie nei tempi più recenti, per via di alcune caratteristiche interessanti. Consentono in primis un alto livello di sicurezza nelle transazioni, permettono di svolgere un capillare controllo sulle varie spese sostenute - con particolare riferimento ai dipendenti - e soprattutto vi sono meno costi rispetto a quelli di un conto corrente tradizionale. Senza contare la loro comodità e praticità, per via di una gestione che può essere effettuata tramite piattaforme digitali e sul web.

Quali vantaggi offre questa ricaricabile all'azienda

La semplificazione burocratica deve essere posta in cima alla classifica dei vantaggi che un'azienda può ottenere ricorrendo alle carte prepagate con Iban, in particolare per quanto concerne il momento di rendicontazione delle note spese. Un vantaggio che riguarda sia la componente aziendale, il cui lavoro si fa più snello, sia il lavoratore dipendente il quale si muove con un surplus di comodità e libertà. La trasparenza farà il resto nel senso che qualsiasi ‘uscita’ potrà essere schedata e controllata in diretta, con i dipendenti e collaboratori che non sarebbero più chiamati a spendere denaro di tasca loro. Ogni cosa diventa dimostrabile in modo agevole e naturalmente certo. Si potrebbero mettere a disposizione dei collaboratori anche somme di denaro ad hoc nell’eventualità di una trasferta a distanza oppure al di fuori dei confini nazionali.

A chi possono essere intestate e come si ricaricano

Nel momento in cui si decide di ricorrere alle carte prepagate con Iban bisogna naturalmente fare mente locale su tutta una serie di elementi che possono orientare la scelta. Al centro vi è sempre la necessità di gestire in maniera veloce e oculata le finanze aziendali, dunque occorre essere ben consapevoli di quelle sono le esigenze del business e gli obiettivi da centrare. Queste ricaricabili - che possiedono un codice Iban di 27 cifre in grado di identificare Paese di riferimento, conto corrente e banca - possono essere intestate a società dotate di personalità giuridica e ai professionisti con partita IVA, ditte individuali comprese.

E’ l’azienda a provvedere alla ricarica della carta, in genere ricorrendo agli sportelli bancari fisici oppure ai servizi digitali e tramite web. Grazie a questi strumenti, la cui diffusione è sempre più capillare, si possono mappare velocemente le spese dei lavoratori sostenute durante gli spostamenti di lavoro e lo svolgimento delle mansioni. Tra l’altro, un’ulteriore nota a favore è poi rappresentata dalla possibilità di accreditare su queste carte ricaricabili anche lo stipendio. Per quanto riguarda i costi connessi all’apertura e gestione delle carte prepagate con Iban, questi sono certi e determinati. Si tratta di una spesa fissa di gestione annua, un costo per l’emissione e un costo eventuale per le operazioni di ricarica.