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13/11/2020 12:00:00

Coronavirus: invisibili nei ristori, scuole di lingue e centri di certificazione linguistica spengono le luci

Invisibili nei “Ristori” per la crisi Covid, Scuole di Lingue e Centri di Certificazione Linguistica, oggi, venerdì 13 novembre (alle 18) spengono le luci
Le Associazioni del comparto: “Luci spente come si sta spegnendo la speranza di poter continuare l’attività” Venerdì 13 novembre alle 18, le scuole di lingue e i centri di certificazione linguistica spegneranno le luci in segno di disapprovazione nei confronti dell’ultimo DPCM e del Decreto Ristori bis.

Assimilate ai centri di formazione che possono operare solo con una didattica a distanza non adeguata alla fascia di studenti più giovani che le frequentano, dimenticate dal Decreto Ristori che non inserisce il codice ateco 85.59.30 a cui appartengono e con perdite di fatturato fino all’80%, le scuole di lingue sono vicine al collasso.

Migliaia di studenti sono costretti ad interrompere i corsi di lingua - per i quali le famiglie hanno investito tempo e risorse - perché la didattica a distanza su percorsi non curriculari non è così apprezzata e gli esami di fine corso non possono essere sostenuti online. La crisi sanitaria priva in questo modo i giovani della possibilità di diventare competitivi in un mondo sempre più globalizzato ed i nostri studenti non possono dimostrare la competenza linguistica acquisita poiché le sessioni di esame sono state annullate. Per non parlare dei piccoli studenti cui è tolto il diritto di socializzare e di svilupparsi come individui, nonostante le nostre scuole abbiano aule con pochi studenti e dove è possibile apprendere in sicurezza, più di quanto accada nelle scuole statali dove la didattica in presenza è consentita.

Le scuole di lingue devono adeguarsi ed accettare le restrizioni imposte dai decreti assistendo al tracollo finanziario delle attività e risultando completamente invisibili agli occhi dei legislatori che non tutelano minimamente il nostro mondo votato all’educazione, soprattutto dei più giovani.

Le associazioni del comparto comprendono i tempi che stiamo vivendo, ed è per questo che sin da febbraio ci si è adoperati per poter operare in sicurezza. Ma ora è urgente l’appello al Governo affinché sostenga il settore. Venerdì alle 18 verranno quindi spente le luci delle aule, così come la crisi sanitaria da Covid sta spegnendo la possibilità di imparare, di essere cittadini del mondo e di certificare la propria conoscenza linguistica. Verranno spente le luci così come si sta spegnendo la nostra speranza di rimanere in attività.

Oggi pensiamo tutti ad “esserci come persone” al termine della crisi rispettando ogni necessario protocollo, ma, al tempo stesso, vengono chiesti sostegno ed attenzione per esistere ancora come scuole quando questa crisi sarà superata.