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14/11/2020 06:00:00

Una poesia di Nino De Vita per Bufalino. Le dicerie di don Gesualdo

Prosegue il nostro speciale sull'opera e la figura di Gesualdo Bufalino, Le dicerie di don Gesualdo. Dopo gli interventi di Marcello Benfante e Giuseppe Digiacomo, oggi pubblichiamo un testo inedito del poeta Nino De Vita dedicato allo scrittore comisano. Inoltre, vogliamo segnalare un importante evento: quest'oggi, a partire dalle ore 10, sarà possibile assistere alla giornata di studi della Fondazione Bufalino in diretta streaming su Facebook.

***

di Nino De Vita

Nell’estate del 1996, subito dopo la scomparsa di Gesualdo Bufalino, mi ritrovai a passare da Comiso, mi recai al cimitero per visitare la tomba dello scrittore. Qualche giorno dopo, nella mia casa di Cutusio - ripensando a Gesualdo, alla nostra amicizia, alle lettere che ci siamo scambiate – ma anche nel ricordo di un episodio di me adolescente, mi accadde di comporre i versi che qui, per ricordarlo nei cento anni della sua nascita, pubblico.

’U PATRI RI BBETTU ’U MANNARIOTU

                                                              A Gesualdo Bufalino

Stavu all’additta. ’I spaddi
ô muru, allupatizzu,
ru jardinu. E lliggia
– signaliavu, scrivia
nne bbòrdura ru libbru –,
quannu passau, cu ’a bbicichetta, ’u patri
ri Bbettu ’u mannariotu, chi purtava
nno siliri rramuzzi
ri spinapuci siccu.

Trattinni. E soru, senza
salutari: “Si scrivi
pi cuculiari ’a ggenti
rabbeni” cafuddau.
E abbirratu, scaccatu
nterra, si nn’jiu arrancannu,
spallannu p’a trazzera
chi speccia nno rrucchiuni
ri casi sutta ru
timpuni.

IL PADRE DI ALBERTO IL PECORAIO. Stavo all’impiedi. Le spalle/ al muro, corroso,/ dell’agrumeto. E leggevo/ – segnavo, annotavo/ sui bordi del libro –,/ quando passò, con la bicicletta, il padre/ di Alberto il pecoraio, che portava/ sul sedile rametti/ di asparago rinsecchito.// Si trattenne. E serio, senza/ salutare: “Si scrive/ per ingannare la gente/ semplice” sentenziò./ E incazzato, sputato/ a terra, arrancò,/ sproloquiando per la trazzera/ che porta verso il gruppo/ di case, in basso, sotto/ la timpa.