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29/11/2020 12:02:00

Coronavirus, le regole per le festività del nuovo Dpcm e il divieto di spostarsi tra le Regioni

Il nuovo Dpcm del Governo Conte prevederà le regole per le festività e il divieto di spostamento tra le Regioni, comprese quelle in fascia gialla, e scatterà una settimana prima del Natale. La norma entrerà in vigore il 18 o il 19 dicembre, la data sarà stabilita martedì durante il confronto con i governatori e inserita nel nuovo provvedimento per il contenimento dei contagi da Covid 19 che entrerà in vigore dal 4 dicembre 

Il CTS, si rischia di far risalire la curva - Numeri elevatissimi di nuovi positivi, ricoverati e vittime impongono ancora tanta cautela. I disagi e le difficolta di alcune strutture sanitarie ad aver convinto i ministri inizialmente favorevoli ad alcuni allentamenti a condividere le restrizioni. «Troppo alto — ammoniscono gli scienziati del Cts — è il rischio di far risalire la curva epidemiologica ora che le misure cominciano invece a dare risultati. I presidenti di Regione tenteranno ancora di evitare la nuova norma, ma la decisione sembra ormai presa per evitare «che possa ripetersi quanto accaduto durante l’estate con oltre 8 milioni di persone in movimento che nella settimana di ferragosto hanno provocato una seconda ondata tanto drammatica», come ripetono i ministri Boccia e Speranza. Il percorso è tracciato anche se alcuni dettagli devono ancora essere messi a punto.

Qui di seguito le regole per le festività inserite nel Dpcm di dicembre:

Case di villeggiatura
Si potrà muoversi per raggiungere i parenti soltanto chi ha la residenza in quell’abitazione oppure rientra nel proprio domicilio. Si può andare nelle seconde case che si trovano in una Regione in fascia gialla soltanto se si è residenti. In fascia arancione è invece vietato perché non è consentito uscire dal proprio Comune. Chi ha intenzione di andare nella seconda casa in fascia gialla può farlo prima del blocco. Chi vuole trascorrere le festività in albergo può farlo se la struttura si trova nella stessa Regione anche nelle località dove gli impianti sciistici sono chiusi. Rimane da stabilire se concedere qualche deroga, ad esempio la possibilità di andare da un parente che vive da solo.

La quarantena
Chi torna dall’estero dovrà rimanere in quarantena. Una delle ipotesi prese in esame prevede di far scattare l’obbligo soltanto per chi rientra dagli Stati che lasciano aperti gli impianti sciistici. Dall’Unione europea è però arrivato l’invito a seguire regole condivise e quindi si sta cercando un accordo con Bruxelles per uniformare le regole deterrenti - come già avviene per l’obbligo di tampone - in modo da evitare che la norma possa essere interpretata come “atto ostile” nei confronti di alcuni Paesi.

Centri commerciali
L’apertura dei negozi sarà prorogata probabilmente fino alle 21. Sembra scontata la riapertura dei centri commerciali e dei grandi magazzini nel fine settimana «per favorire lo shopping», come ha promesso il presidente del consiglio Giuseppe Conte annunciando il nuovo provvedimento la scorsa settimana e invitando gli italiani «a trascorrere feste all’insegna della sobrietà».

Il coprifuoco
Non ci saranno deroghe il giorno di Natale e probabilmente neppure a Capodanno: il coprifuoco scatterà alle 22 e durerà fino alle 6.

I ristoranti
In fascia gialla i ristoranti rimangono chiusi dalle 18 mentre nelle Regioni in fascia arancione la sospensione delle attività dura l’intera giornata. Serrata anche il giorno di Natale e di Santo Stefano. Si valuta se estendere questo divieto di apertura anche il giorno di capodanno.

Posti a tavola
Nelle abitazioni private non possono essere imposti divieti. Il governo valuta se inserire una raccomandazione sulle persone da invitare a pranzo e a cena nei giorni delle feste.