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05/12/2020 06:00:00

Vincenza Gagliardotto: "Emettiamo sentenze nel nome del popolo italiano e lo Stato non ci considera"

 Vincenza Gagliardotto, i giudici onorari tengono sulle spalle il sistema della Giustizia in Italia. Lei ha una esperienza ventennale e pronuncia sentenze a Palermo, ma nonostante ciò i problemi sono tanti. State protestando per questo anche con lo sciopero della fame.

I problemi sono rimasti tali da ventidue anni. Io e tanti miei colleghi a gennaio faremo ventidue anni di servizio. Amministriamo giustizia, emettiamo sentenze nel nome del popolo italiano, noi diamo tutto noi stessi, siamo servitori dello Stato ma lo Stato non ci considera. Abbiamo solo un’indennità di udienza. Se ci ammaliamo, come è successo per alcuni nostri colleghi in questo periodo così’ grave, rimaniamo a casa senza nessuna indennità di malattia.

La funzione della giustizia onoraria è sempre difficile da spiegare anche agli studenti, che pensano che il giudice sia scelto da un concorso e abbia un ruolo nell’amministrazione pubblica. La giustizia onoraria nasce per supporto, in realtà i giudici onorari oggi si occupano di tutto, di evasione fiscale, di truffe e di tanto altro. Però non avete ferie, né altre tutele.

Assolutamente, non abbiamo ferie, maternità, malattie, non abbiamo tutte quelle tutele giuslavoristiche che dovrebbero essere riconosciute in uno Stato di diritto. Per la prima volta a luglio 2020 c’è stata una sentenza della Corte di Giustizia Europea e finalmente ci vengono riconosciuti i diritti di lavoro subordinato ma intanto lo Stato non vuole attuare questa sentenza. E’ vero molti ci dicono, ma voi non avete superato un concorso. Ma bisogna fare un distinguo tra i magistrati ordinari ei magistrati onorari. E’ vero che noi siamo nati per supporto alla magistratura. Ma con il tempo noi abbiamo acquisiti dei ruoli. Adesso abbiamo un ruolo personale e autonomo e amministriamo la giustizia come un magistrato ordinario ed entriamo in questa funzione anche con un concorso per titoli e l’esame consiste nel svolgere per sei mesi il tirocinio. Soltanto alla fine, dopo aver svolto il tirocinio positivamente si entra ad assumere questa funzione. Non è affatto vero che noi siamo scelti solo per fare volontariato, come ha detto il ministro Bonafede, questa cosa ci ha veramente indignati.

Avete avuto un incontro con una forza politica di maggioranza?

No, non mi risulta. Attendiamo, siamo qua, siamo tenaci. Andremo avanti ad oltranza.

Non è la prima volta che fate lo sciopero della fame.

Lo sciopero della fame è la prima volta e per la prima volta non celebriamo l’udienza come protesta.

Gagliardotto, per capire e dire che non è un dopo lavoro fare il giudice onorario, lei quanti fascicoli ha sulla sua scrivania?

Io ho 400 fascicoli. Ma ci sono miei colleghi che hanno anche 800 fascicoli.

E qual è il reato più grave tra quelli che tratta?

Il reato cambia da sezione a sezione. Nella mia, la V sezione penale, trattiamo reati contro il patrimonio, spaccio, ricettazione, furti aggravati, ecc.

Questo ricorda che è un mestiere che la espone molto.

Assolutamente, noi non abbiamo nessuna indennità di rischio. Non possiamo far passare ancora una volta, che è quello che voglio a Roma, al ministero, che questo nostro lavoro sia un lavoro secondario e da volontariato. Non è così e noi lo ribadiamo con tutte le nostre forze. Io come altri miei colleghi siamo sui 50 anni e non si può dopo una vita passata, e non si può fare questo lavoro tanto per fare, lo si fa con passione, dedizione o non si fa questo lavoro. Dico che i giudici ordinari, con cui lavoriamo e gli avvocati sanno quello che noi facciamo. Non certamente quelli che scrivono le modifiche e le riforme sulla magistratura che scrivono senza sapere quello che avviene nelle aule di ogni tribunale.