Il commissario straordinario del Libero Consorzio comunale di Trapani, Raimondo Cerami, interviene in merito all’incontro istituzionale svoltosi a “Palazzo d’Alì” fra l’assessore regionale ai Beni culturali, Alberto Samonà e alcuni assessori del Comune di Trapani, per fare alcune precisazioni sulla gestione di alcuni immobili appartenenti al patrimonio dell'Ente che, a quanto sembra, hanno formato oggetto della discussione.
Si tratta del “Villino Nasi” e del “Palazzo della Vicaria” , immobili di grande rilevanza storica e monumentale, sui quali sembra che siano state fornite all'assessore regionale Samonà “notizie parziali e inesatte” per giustificare l'affermazione che si tratta di beni “non utilizzati e di fatto negati alla fruizione pubblica” , e sui quali si apprende che il Comune di Trapani intende acquisirne la gestione. Con riguardo al “Villino Nasi” , Cerami ricorda che alla fine del 2019 il Libero Consorzio Comunale ha pubblicato un avviso per la manifestazione d'interesse a ricercare progetti pubblici o privati per la concessione onerosa pluriennale sia dell'immobile che del giardino di pertinenza. Ma nessuno dei progetti presentati è stato ritenuto adeguato a garantire la valorizzazione del bene, compresa la proposta presentata dal Comune di Trapani che era priva di una concreta progettualità.
“Il Libero Consorzio di Trapani intendeva , - dice Cerami - assicurare una concreta valorizzazione del “Villino Nasi” attraverso una gestione indiretta, conforme al Codice dei Beni Culturali e che fosse strutturata e finanziariamente sostenibile , e che non fosse invece utilizzato per iniziative sporadiche e estemporanee come nella proposta del Comune di Trapani. E' chiaro,infatti, - spiega - che le iniziative di valorizzazione del patrimonio pubblico devono fare riferimento a progetti affidabili per una gestione stabile dell’immobile, come è avvenuto per quella parte del “Villino Nasi”, adibita a “ex Casa del Custode” che, dopo tanti anni di abbandono, il Consorzio ha restituito alla fruizione pubblica con destinazione ad attività commerciale di “posto di ristoro”, come sanno tutti i trapanesi. Peraltro va aggiunto – prosegue il commissario - che , sebbene l’avviso pubblico per l’affidamento in gestione del “Villino Nasi” non sia andato a buon fine, l'attività del Consorzio è proseguita con una serie di rapporti e incontri con vari Enti, Istituzioni e Associazioni che hanno consentito di definire una programmazione per una piena valorizzazione di tutti gli immobili patrimoniali nel rispetto delle finalità istituzionali dell’Ente”. Con riguardo al “Palazzo della Vicaria” va “invece chiarito – afferma Cerami - che nessuna proposta di valorizzazione è stata fin qui avanzata dal Comune di Trapani, diversamente da quanto è stato affermato nell'incontro con l'Assessore regionale Samonà. Peraltro l'immobile è attualmente sede del Museo di arte contemporanea “La Salerniana” e sono allo studio alcune proposte per la concessione dell'intera struttura”. Cerami dice di essere dispiaciuto “del fatto che l’Assessore regionale Samonà abbia avuto questa visione distorta della gestione dei due beni immobili, piena di numerose inesattezze sulla politica di gestione dei beni patrimoniali del Libero Consorzio di Trapani che, invece, con questa gestione commissariale è stata volta a una effettiva valorizzazione del patrimonio immobiliare dell’Ente e al recupero dei numerosi edifici in stato di degrado (come l'ex Archivio di Stato), al fine di riconsegnare i beni pubblici alla fruizione della comunità, non solo trapanesi”.