Non viene confermato parlamentare regionale dei Cinque Stelle in Puglia, ma Antonio Trevisi trova comunque un lavoro, è stato assunto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro a 100 mila euro l'anno.
L'assunzione di Trevisi dopo essere stato trombato alle regionali è solo l'ultima di una lunga serie - come riporta l'Espresso - tra attivisti del movimento che riescono a trovare una opportunità di lavoro dalla politica, dopo una sonora sconfitta elettorale. Insomma, proprio quello che sin dall'inizio Grillo e adepti volevano contrastare, e cioè «sistemare i trombati con incarichi di sottogoverno».
Prima di questo caso infatti, i 5 Stelle arrivati al governo avevano già scelto nelle loro fila di collaboratori, pagati dai ministeri, molti attivisti bocciati alle urne.
Dall'inizio di dicembre 2020 Trevisi è stato assunto dal sottosegretario come “Consigliere in materia di sviluppo sostenibile” negli uffici di diretta collaborazione del sottosegretario. Un contratto pagato profumatamente a centomila euro l'anno.
Trevisi, con un dottorato di ricerca in Sistemi Energetici e Ambiente ed è stato in passato “Energy manager” nell'Università del Salento e nel comune di Casarano (15mila abitanti in provincia di Lecce) è un grillino di lungo corso: entrato nei primi meetup nel 2007, nel 2013 si è candidato come sindaco nel comune di Monteroni, tredicimila abitanti nel leccese. Fallito l'assalto alla fascia tricolore con appena il 5 per cento delle preferenze (492 voti), Trevisi ci riprova alle già citate regionali pugliesi del 2015. Qui arriva ottavo tra i candidati dei 5 Stelle e, in un primo momento, viene escluso dagli eletti. Dopo un ricorso al Tar però, gli viene riconsegnato il seggio.
Nel frattempo Trevisi prosegue la sua carriera all'interno dei 5 Stelle, con la nomina nel “Team del Futuro Ambiente ed Energia”, uno dei gruppi di “facilitatori” che dovrebbero istruire e aggiornare gli eletti nelle varie istituzioni su tematiche specifiche. E prosegue anche la sua amicizia con Riccardo Fraccaro, ben ripagata dopo la bocciatura delle urne.
Tra gli altri casi ricordiamo:Luigi Di Maio, quando era ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, aveva assunto l'ex parlamentare 5 Stelle Giorgio Girgis Sorial come suo vicecapo di gabinetto (110mila euro annui), affiancandolo al già candidato alle regionali in Friuli-Venezia Giulia Francesco Vanin. Vito Crimi, da sottosegretario, aveva invece preso nella sua squadra l'ex parlamentare 5 Stelle non rieletto Bruno Marton. L'ex Iena Dino Giarrusso, candidato e non eletto in Parlamento, è stato assunto come consulente prima nello staff in regione Lazio da Roberta Lombardi e poi al Miur allora guidato da Lorenzo Fioramonti.