Aver voluto una crisi di governo in piena pandemia non porta bene a Matteo Renzi. Nel sondaggio elettorale di oggi del Corriere della Sera il suo partito, Italia Viva, è ben sotto la soglia di sopravvivenza del 3%. Se si andasse al voto non eleggerebbe nessuno. Sorpresa Forza Italia, che torna in doppia cifra.
Gli orientamenti di voto fanno registrare l’aumento di quasi un punto rispetto a dicembre di Forza Italia (10,2%), che dal maggio del 2018 non otteneva un risultato a due cifre nei nostri sondaggi; al contrario Fratelli d’Italia diminuisce di un punto (15%) e la Lega, pur permanendo in testa alle preferenze con il 23,1%, è in flessione dello 0,4%.
Il Pd si mantiene al secondo posto in graduatoria con il 19,9% (-0.3%), seguito dal Movimento 5 Stelle con il 16,3% (in crescita di 0,3%). Tra le altre forze politiche si segnala l’aumento di Sinistra italiana/Leu (3,5%) e Azione (3,3%) e la flessione di 0,6% di Italia viva (2,4%) che al momento non sembra beneficiare in termini di consenso dall’apertura della crisi di governo.
Secondo il sondaggio, gli italiani si dividono sulla comprensione delle ragioni della crisi: il 45% ritiene di averle capite mentre il 42% dichiara esplicitamente di non averle comprese e il 13% non si esprime in proposito. Il motivo principale della crisi viene attribuito dal 44% al desiderio di Renzi di inseguire gli interessi del proprio partito o quelli personali (la percentuale sale al 52% tra coloro che dichiarano di avere capito) mentre il 16% ritiene che dipenda da questioni di merito da ricondurre a posizioni molto diverse tra Italia viva e le altre forse della maggioranza su questioni importanti; il 9% attribuisce la crisi ad uno scontro personale tra Renzi e Giuseppe Conte e il 6% alla volontà del premier di inseguire i propri interessi personali.
Nel complesso il 43% è del parere che l’esperienza del governo Conte debba continuare, mentre il 36% ritiene che sia arrivata al capolinea e il 21% non ha un’opinione.