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28/01/2021 18:00:00

Giornata della Memoria: le iniziative di scuole, associazioni e Comuni

 Ieri 27 gennaio, Giornata della Memoria per non dimenticare l'Olocausto e gli orrori della guerra e del nazismo, e per onorare chi non potrà mai più avere la propria umanità sacrificata, sono state diverse le inziative di Enti pubblici, associazioni e soprattutto delle scuole, che hanno visto direttamente gli studenti impegnati in iniziative celebrative anche se in maniera ridotta. 

Una stellina per le vittime della shoah al 2° Circolo Cavour di Marsala
Gli alunni del 2° Circolo “Cavour” celebrano la giornata della memoria. Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo…..”  Nelle parole di una delle più celebri frasi di Anna Frank è racchiuso tutto il senso del Giorno della Memoria, ricorrenza che si celebra, ogni anno, il 27 gennaio.  In questa giornata, istituita per commemorare le vittime dell’orrore del genocidio, tutto il nostro Paese si stringerà intorno ai volti e agli eventi che hanno segnato tragicamente la storia del novecento. “Non penso a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora…”dice ancora A. Frank nel suo celebre diario e tra le bellezze del creato ci sono i nostri meravigliosi bambini che, “per non dimenticare”, hanno preparato tante stelline da affiggere lungo il perimetro della scuola “G. Verdi”; i docenti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, hanno dedicato le prime ore della giornata scolastica ad attività di riflessione sul tema della shoah, proponendo altresì semplici attività adeguate allo loro tenera età.

L'Istituto Comprensivo Capuana Pardo di Castelvetrano - Per non dimenticare e mantenere saldo il filo della memoria, in particolare in questo momento in cui i centri di aggregazione culturale non possono ospitare manifestazioni e cerimonie capaci di portare nella quotidianità il ricordo, la scuola rappresenta il luogo ideale per sensibilizzare le nuove generazioni all’importanza della Memoria storica. L’IC Capuana/Pardo, in ottemperanza alla legge 211 del luglio 2000, che istituisce la Giornata della Memoria e all’art. 2 della stessa legge che invita le scuole di ogni ordine e grado ad organizzare “cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione […] su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati […] nei campi nazisti”, ha invitato i suoi studenti alla visione del film “Il viaggio di Fanny”, seguita da un’attività di cineforum volta alla riflessione e che ha coinvolto le classi quinte della primaria del plesso Pardo e le classi prime della secondaria di primo grado.
Il film è un inedito sulla persecuzione razziale durante la Seconda Guerra Mondiale, i cui protagonisti sono i bambini che con la loro drammatica esperienza divengono portatori di insegnamenti morali, come il rispetto della dignità e della libertà della persona. Anche le classi che non hanno potuto partecipare in presenza, a causa dell’emergenza sanitaria, sono state comunque sensibilizzate al tema attraverso momenti di riflessione, narrazione e confronto.
“Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l'indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare.” Questa citazione di Liliana Segre racchiude il senso profondo del fare Memoria a scuola. Abbattendo il muro dell’ignoranza, i giovani infatti possono divenire consapevoli di ciò che è stato, facendosi portatori di valori civici che sono fondamentali per vivere responsabilmente nella società.
I ringraziamenti vanno a tutti i docenti che hanno dato il loro contributo per mantenere saldo il filo della memoria, in particolar modo alla Dirigente Scolastica, Prof.ssa Anna Vania Stallone, che da sempre motiva docenti e alunni alla partecipazione alle attività proposte e al team digitale che è stato fondamentale per l’organizzazione della giornata.

Il sindaco di Mazara Salvatore Quinci - «Oggi ricordiamo il 76° anniversario del “Giorno della Memoria”, una ricorrenza internazionale istituita dall’ONU per ricordare la Shoah; lo sterminio nazista nei confronti di milioni di ebrei, di oppositori politici e di altri gruppi sociali, omosessuali, testimoni di Geova e disabili, considerati inferiori e ritenuti un ostacolo per il progresso della nazione. Un crimine inaccettabile se pensiamo a quanto di terribile e di inumano è stato commesso anche nel nostro Paese. Tramandare alle nuove generazioni la storia di quanto accaduto è nostro dovere, affinché le leggi razziali e gli orrori non prendano mai più il sopravvento. L'episodio accaduto nei giorni scorsi nel plesso "Rizzo Marino" del quarto circolo didattico "Giovan Battista Quinci" è intollerabile perché testimonia una parte della società che ancora vive nella piena decadenza culturale. Ogni giorno siamo chiamati a fare delle scelte, e siamo noi a decidere quale direzione prendere: “essere indifferenti o lottare per il bene comune scuotendo le nostre coscienze”. Il mio pensiero oggi è rivolto agli uomini, donne e bambini che da quella prigione non hanno fatto più ritorno a casa. Un abbraccio virtuale invece lo mando a coloro che di quell’orrore ne sono stati i superstiti e i testimoni, trovando la forza di ricominciare la propria vita nonostante il dolore e le ferite mai rimarginate». Lo dichiara il Sindaco Salvatore Quinci inerente alla celebrazione del Giorno della Memoria.

L'Anpi Mazara “Comandante Petralia” - Come ogni 27 gennaio - Giornata della Memoria in cui ricordiamo il 76° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz - noi dell'Anpi sez. di Mazara “Comandante Petralia”, avremmo voluto essere nelle scuole, come gli altri anni, a parlare di Shoah, antifascismo, Resistenza e democrazia.
Purtroppo la pandemia in corso ci ha costretti a rinunciare a questo appuntamento, ma abbiamo ancora negli occhi l'appassionante incontro che organizzammo l'anno scorso con gli studenti delle terze classi della scuola media “Giuseppe Grassa”, a cui parteciparono i familiari dei partigiani e degli internati militari (I.M.I.) di Mazara, con i ragazzi in religioso silenzio ad ascoltare quei dolorosi racconti.
L'Anpi ha infatti scelto le scuole come luoghi privilegiati dove celebrare questo importante appuntamento per tramandare le testimonoanze e la memoria di chi ha vissuto e pagato in prima persona il tragico periodo del nazifascismo.
Crediamo infatti fermamente nell'importanza non solo di diffondere tra i giovani i principi e valori della nostra Costituzione e della democrazia, ma anche di non disperdere il ricordo dello sterminio e delle persecuzioni subite dal popolo ebraico e dai deportati militari e politici italiani nei campi di concentramento nazifascisti, che causarono milioni di vittime innocenti.
Solo così, attraverso il racconto diretto di chi quelle barbarie le ha vissute o dei familiari che ne hanno raccolto le testimonianze strazianti, si può gettare quel seme destinato a formare nei giovani una coscienza democratica e antifascista, affinchè certi orrori non si ripetano più.

Per questo motivo ci ha profondamente addolorato apprendere che a pochi giorni dal 27 gennaio una scuola dell'infanzia/primaria della nostra città, l'istituto Rizzo Marino, sia stata violata, razziata e sfregiata con scritte razziste e antisemite sui muri e le porte dell'edificio. Tutto ciò è ancora più grave perchè accade in una scuola, luogo di uguaglianza e democrazia per eccellenza dove si formano i cittadini di domani e dove gli insegnanti con grande impegno lavorano sulla “memoria attiva”, trasferendo il ricordo dell'Olocausto nel presente e rafforzando la portata educativa della celebrazione della giornata della memoria.
Noi della sezione Anpi di Mazara esprimiamo la nostra indignazione, condanniamo con forza questo vile gesto e continueremo a farlo tramandando la memoria proprio all'interno delle scuole, quando sarà possibile tornarci.
Viviamo in una città, Mazara del Vallo, multietnica, multiculturale e multireligiosa, esempio davanti al mondo intero di convivenza pacifica tra cittadini di etnie diverse.
Abbiamo imparato e sperimentato l'integrazione sopra i pescherecci, dove mazaresi e tunisini da decenni lavorano gomito a gomito, mangiano e dormono insieme, pregano insieme ciascuno il proprio Dio nei momenti di difficoltà, come dimostrato dalla recente drammatica vicenda del sequestro dei pescatori da parte dei libici. Abbiamo sperimentato la solidarietà e l'antirazzismo sempre sui nostri pescherecci che da decenni si ritrovano ad interrompere le battute di pesca per salvare uomini e donne alla deriva sui barconi, o per recuperarne i cadaveri.

E' questa la Mazara che conosciamo, in cui crediamo e il cui esempio vogliamo continuare a diffondere.  Per questo motivo chiediamo alle forze dell'ordine di rafforzare il controllo sul territorio per contrastare la violenza razzista e i reati di apologia del fascismo e dell'antisemitismo, con l'auspicio che gli autori di questi atti criminali possano essere presto assicurati alla giustizia.
Al Sindaco e all'amministrazione comunale torniamo a chiedere invece che venga assegnata all'Anpi una sede fisica che diventi luogo della memoria e che accolga la mostra fotografica permanente sui Partigiani e Militari mazaresi internati, visitabile e fruibile dalla cittadinanza.
Sarebbe un segnale forte e importante da parte delle istituzioni in risposta agli atti di violenza xenofoba e razzista di questi giorni.
In attesa di un positivo riscontro e con l'auspicio che tutte le forze democratiche della città possano unirsi per contrastare rigurgiti fascisti e rafforzare il tessuto democratico della nostra comunità, noi dell'ANPI continueremo a lavorare nel solco già tracciato dando appuntamento alla città il 25 aprile per celebrare l'anniversario della Liberazione, sempre più certi dell'importanza di difendere la memoria democratica del nostro Paese.