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04/02/2021 06:58:00

Misiliscemi è finalmente Comune. Le reazioni della politica

 Con il voto finale favorevole dell'Ars, Misiliscemi è di fatto ufficialmente il nuovo Comune della provincia di Trapani. Tra Marsala e il capoluogo, abbraccia tutte le frazioni della parte sud di Trapani. E' la vittoria del comitato di cittadini che da anni si batte per l' "indipendenza" di queste frazioni trapanesi, e che hanno lottato contro tutto e contro tutti, fatta eccezione per qualche politico, come Eleonora Lo Curto, deputata dell'Udc.

Per Trapani è un grave danno. Il Comune perde 12.000 abitanti e un terzo di territorio. Potrebbe anche perdere il titolo di capoluogo di provincia, a favore di Marsala. Dichiara il Sindaco Giacomo Tranchida:  "Mi giunge notizia che l’ARS abbia a maggioranza votato per la nascita del nuovo comune in armonia al voto popolare di circa 32 mesi fa, cioè prima delle elezioni amministrative che ci hanno portato al governo della città di Trapani. Decenni di abbandono da parte delle amministrazioni e dei governi che ci hanno preceduto hanno la responsabilità politica della “divisione” socio-economica territoriale trapanese. Il nostro impegno, da subito, è stato quello di “restituire” attenzioni, opere e servizi al territorio e a tali cittadini trapanesi considerati in passato solo come periferia e feudi elettorali. Continueremo il nostro impegno, tanto investendo in progettualità, opere e servizi, senza arretrare di 1mm ed accompagneremo la nascita del nuovo comune “cugino di primo grado” anche con nuove idee e progettualità oltre che con donne e uomini a servizio dello stesso".

Maurizio Miceli, presidente del Comitato per il NO al nuovo Comune, dichiara: “Prendiamo atto con amarezza del risultato del voto dell’Assemblea regionale che ha conclamato la nascita del comune di Misiliscemi, determinando la secessione di Trapani.
Non possiamo che rispettare il voto assembleare e riconoscere il merito ai nostri avversari di aver creduto e perseguito fino in fondo il loro obiettivo. Rimane l’amarezza di chi è convinto che unire e non dividere oggi, in materia di enti locali, specie in Sicilia, sia la vera necessità che tutti dovremmo abbracciare e realizzare. Ringrazio in egual modo tutti coloro che, al contrario, si sono spesi per il NO, le forze politiche, i nostri simpatizzanti, gli abitanti delle zone del nuovo comune di segno opposto al movimento di Tallarita. Quando si cade bisogna avere sempre la capacità di rialzarsi e noi siamo convinti che Trapani si rialzerà anche questa volta, nonostante tutto”.

 

Oggi in Aula è stato approvato il disegno di legge relativo all'istituzione del venticinquesimo comune della provincia di Trapani”. Lo annuncia l’On. Stefano Pellegrino, Presidente della Commissione Affari Istituzionali all'ARS. “È stato premiato il lavoro svolto nella commissione che ho l’onore di presiedere - dichiara il Parlamentare. La nascita del Comune di Misiliscemi non avrebbe potuto essere ancora procrastinata dopo un progetto ed un iter amministrativo durato più di 15 anni. Era evidente infatti, che attraverso lo strumento referendario, gli abitanti delle frazioni di Fontanasalsa, Guarrato, Rilievo, locogrande, Marausa, Palma, Salinagrande e Pietretagliate avessero rappresentato di sentirsi fuori dalle dinamiche di sviluppo del Comune di Trapani. E ciò, nonostante il territorio di Misiliscemi rappresenti uno dei centri più importanti della provincia trapanese per la particolare ubicazione tra le riserve delle saline di Trapani, Paceco e dello Stagnone. Certamente - continua Pellegrino - il progetto Misiliscemi è risultato assolutamente eco-sostenibile e, pertanto, potrà puntare alla creazione di un polo turistico-ricettivo attraverso la realizzazione di un parco agricolo insistente lungo il torrente Misiliscemi, che geograficamente lega tutte le contrade. La nuova entità comunale - conclude l’On. Pellegrino - migliorerà la qualità della vita dei misilesi, incidendo sul livello occupazionale e reddituale dei medesimi. Auguro prosperità ai cittadini misilesi, consapevole che l'autonomia contribuirà alla crescita economica, sociale e culturale della provincia di Trapani”.

 

“Esprimo grande soddisfazione per l’approvazione della legge che istituisce il comune di Misiliscemi. È stato un percorso lungo che però ha fatto giustizia dell’autodeterminazione dei cittadini di questa porzione di territorio, a ridosso dei comuni di Trapani, Marsala e Paceco, che finalmente vedono riconosciute le ragioni per le quali si sono battuti al fine di ottenere la propria autonomia da Trapani. Se questi cittadini si sono spinti a tanto è perchè da sempre si sono sentiti marginali ed estranei all’amministrazione cittadina. Basta andare in questi territori per comprendere come questi siano in totale abbandono. C’è un progetto per lo sviluppo e la sostenibilità economica di questo comune che mi ha molto convinta. Sono felice perchè con la nascita di Misiliscemi vince la democrazia contro l’arroganza del potere di chi oggi incitava il parlamento a votare contro la volontà legittimamente espressa dai cittadini. Il parlamento regionale non poteva ascoltare l’appello dell’esponente del Pd Cracolici al potere di veto. Sarebbe stato un atto di arroganza e di prepotenza. Ringrazio tutte le forze politiche e i parlamentari che hanno compreso le ragioni di questi cittadini ed hanno espresso il voto favorevole. Un particolare ringraziamento al presidente dell’Ars Gianfranco Micciché che ha saputo ascoltare, in questi mesi, le istanze dei cittadini di Misiliscemi e che ha ben condotto i lavori odierni esprimendo chiaramente le ragioni di una scelta che rispetta la volontà popolare. Con l’istituzione del comune di Misiliscemi, i cittadini si sentiranno più vicini a chi li rappresenta in parlamento, riconoscendo i loro diritti. È senza dubbio un passo importante nella lotta ai populismi di ogni tipo che mirano ad allontanare eletti da elettori. Si chiude così nel migliore dei modi un iter che dà prospettiva, futuro e nuove opportunità ai cittadini di Misiliscemi”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.

“Come Movimento abbiamo sempre avuto un grande rispetto per il risultato referendario, ma non possiamo non sottolineare che l’istituzione del Comune di Misiliscemi resti una scelta anacronistica, in un mondo che va verso l’accorpamento ed efficientamento dei servizi, e che apre un percorso tutto in salita e pieno di grossi punti interrogativi per il nuovo ente”. Lo afferma la deputata del M5S all’Ars, Gianina Ciancio, a margine del via libera dell’aula al nuovo Comune, con l’astensione del M5S. “Nutriamo – dice la deputata - non poche perplessità sugli effetti che questa decisione potrebbe portare, in primis, per il comune di Trapani, a causa delle inevitabili refluenze sui tributi e sui servizi, e della perdita di territori importanti, come quello su cui insiste l’aeroporto. Comunque, vale la regola che chi non va a votare ha sempre torto, e Trapani, purtroppo, paga duramente il fatto che la stragrande maggioranza dei cittadini non sia andata a votare in occasione del referendum. Vedremo ora se il governo sarà capace di portare a compimento questo percorso o se la legge rimarrà sulla carta”.

Misiliscemi è ufficialmente un nuovo comune del Trapanese. L'Ars ha dato, infatti, il via libera per la costituzione dell'Ente in seguito al referendum popolare. "Arriva a compimento - afferma il deputato regionale di Attiva Sicilia, Sergio Tancredi - un iter lunghissimo che ha avuto diversi passaggi e per diversi anni ha impegnato il comitato promotore del referendum. Speriamo che questa nascita possa determinare un notevole miglioramento della porzione territoriale da più anni, di fatto, abbandonata a se stessa. Auspichiamo che l'assessore al ramo adesso avvi immediatamente tutte le procedure per definire l'iter istitutivo di questo nuovo comune della provincia di Trapani. Dispiace che ci sia stato il tentativo finale attraverso il voto segreto di affossare un inter pluriennale che dà seguito a una chiara volontà popolare. Colpisce che tra i richiedenti del voto segreto ci siano tre esponenti del M5s che hanno fatto da stampella ai cinque richiedenti del Pd".