E' stato trovato a Castelvetrano il fucile a canne mozze con il quale, probabilmente, è stato ucciso Vincenzo Favoroso lo scorso 26 novembre. L'arma è stata trovata nell'incavo di un albero non molto distante dal luogo in cui è stato trovato il corpo.
In carcere, accusato dell'omicidio, proprio un amico di Favoroso, Gaspare Favara. Il giovane sarebbe stato raggiunto da un colpo di fucile nel cortile di un'abitazione nel centro di Castelvetrano, nel corso di una serata tra amici. Poi trasportato nei pressi della zona industriale, dove il corpo è stato trovato la mattina dopo.
I militari della locale Compagnia Carabinieri, nell’ambito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Marsala per l’omicidio di Vincenzo Favoroso, hanno localizzato e recuperato due fucili a canne mozze, uno dei quali potrebbe essere l’arma che ha ucciso il giovane di Castelvetrano, meglio noto agli amici come “Takatà”. I Carabinieri sono arrivati al rinvenimento dei fucili mettendo in campo numerose unità per rastrellare i terreni limitrofi al luogo del ritrovamento del corpo esanime del giovane. L’attività ha dato i suoi frutti: all’interno di una cavità di un albero di ulivo, non lontano dal luogo del ritrovamento della vittima, è stata rinvenuta una doppietta a canne mozze, perfettamente mimetizzata nell’incavo del tronco ligneo. Ulteriori ricerche hanno interessato anche il letto del fiume Modione, dove i Carabinieri, con il prezioso contributo del Nucleo Sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Palermo, dopo aver minuziosamente setacciato il corso d’acqua, hanno trovato un’ulteriore doppietta, sempre a canne mozze, protetta da un involucro di plastica ermeticamente chiuso. Le armi, sequestrate, saranno sottoposte ad approfonditi esami, non solo di tipo balistico, ma anche per il rilevamento di eventuali tracce biologiche. Verranno, inoltre, analizzate tutte le caratteristiche tecniche delle stesse per delineare, in caso di riscontri positivi, ancora meglio il fatto criminoso dello scorso novembre.