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13/02/2021 13:15:00

Ristorazione in crisi. Mobilitazione della Cna in Sicilia

 Una delegazione regionale incontrerà il Governatore della Sicilia, Nello Musumeci, l’Assessore alle Attività Produttive, Mimmo Turano, e il Presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, mentre le delegazioni territoriali saranno a confronto con i Sindaci e i Presidenti dei Consigli comunali.

Lunedi giornata di mobilitazione per dirigenti ed imprenditori CNA del settore agroalimentare. “Aprire si può…Sostenere si deve!”: è lo slogan che accompagnerà la protesta, il cui spirito, seppur pacifico, è fortemente proiettato a scuotere il decisore politico. Nelle mani dei massimi rappresentanti istituzionali delle Amministrazioni locali verrà consegnato un documento con specifiche richieste e proposte, urgenti ed improcrastinabili, per non far morire il comparto, ormai allo stremo dopo le estenuanti e perduranti restrizioni legate alle disposizioni governative messe in campo per contrastare l’emergenza sanitaria.

“L’impatto fortissimo delle limitazioni sul comparto della ristorazione e dei pubblici esercizi – afferma il presidente di CNA Agroalimentare Sicilia, Michelangelo Latino - ha indebolito irrimediabilmente l’intera filiera che comprende una parte significativa dell’agricoltura e della trasformazione dei prodotti agricoli. A subire cali consistenti di fatturato, oltre ai pubblici esercizi – sottolinea - sono infatti i produttori di materie prime, le cantine vinicole, i trasformatori di prodotti lattiero-caseari, i produttori di farine e granaglie e tanti altri settori che hanno visto crollare le commissioni e non riescono a pianificare concretamente la tanto auspicata ripartenza”.

“A valle della filiera vi sono poi numerosi settori inevitabilmente connessi e caratterizzati dagli eventi – aggiunge il coordinatore regionale di CNA Agroalimentare, Tindaro Germanelli - è nota la difficilissima condizione delle aziende di catering, di banqueting, così come le agenzie di organizzazione eventi, fotografi, service, tinto lavanderie, fioristi e commercianti (es. abiti da cerimonia, bomboniere e simili) che vivono proprio dagli eventi e dalle cerimonie. Dalle stime sui settori economici interessati a questo crollo verticale, emerge un impatto che investe oltre il 30% delle 470mila imprese siciliane. Di fronte a questo scenario la CNA siciliana intende avanzare alcune proposte mirate per il territorio regionale e coerenti con una più ampia piattaforma di rivendicazione del settore promossa sul livello nazionale”.

“Sulla base delle interlocuzioni avute con la Presidenza della Regione, anche in occasione di momenti di serrato confronto durante la protesta promossa da alcuni nostri operatori della ristorazione, la nostra Organizzazione vuole formulare - sottolineano i vertici regionali della Confederazione - una proposta operativa di sostegno e rilancio dell’intero comparto. Una ipotesi di lavoro che prenda spunto da due grandi temi cari all’economia locale: protezione e ricostruzione. Due passaggi fondamentali per dare sostegno alle imprese e programmare una ripartenza reale, sia nei momenti critici che ancora oggi viviamo sia nel prossimo futuro in cui confidiamo di superare l’emergenza sanitaria. Un percorso articolato sui possibili ristori di carattere regionale ma anche su strumenti di credito fondamentali disposti proprio dalla Regione Siciliana, un mix di interventi che potrebbero facilitare il sostegno ed il rilancio dell’intero settore. A questo si connettono azioni di carattere nazionale ed una proposta specifica che prevede auspicate riaperture a cena in zona gialla che vorremmo fossero sostenute proprio dal Governatore nel dibattito nazionale. Per dare voce a questa piattaforma – concludono il presidente Nello Battiato e il segretario Piero Giglione – CNA Sicilia ha deciso di attivare, nei principali comuni siciliani, gli imprenditori associati. Le delegazioni lunedì incontreranno i primi cittadini nelle rispettive aule consiliari con l’obiettivo di condividere un percorso di ripartenza e di sostegno”.