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15/02/2021 09:22:00

L'Italia chiude tutto

Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Speranza, è convinto che sia «necessario un immediato lockdown totale in tutta Italia, che preveda anche la chiusura delle scuole, facendo salve le attività essenziali, ma di durata limitata». Questo perché «è evidente che la strategia di convivenza col virus adottata finora è inefficace e ci condanna alla instabilità». Oltre a questo,«va potenziato il tracciamento e rafforzata la campagna vaccinale». Ricciardi ha fatto sapere che ne parlerà con Speranza in settimana. Sulla stessa linea Andrea Crisanti, ordinario di microbiologia all’Università di Padova: «Fra una settimana la variante inglese, che rappresenta già il 20% dei contagi, si diffonderà a una velocità senza precedenti e qui si parla di riaprire tutto. C’è un totale scollamento tra quelle che sono le aspirazioni della gente, come vengono interpretate dalla politica, e la realtà». 


«Non è la prima volta che Walter Ricciardi chiede di imporre un lockdown totale, a livello nazionale, partendo dallo stop alle lezioni in presenza nelle scuole. Lo ha fatto più volte negli ultimi mesi, puntualmente ignorato dalla politica [...] Ma l’ultimo allarme lanciato dal consulente del ministro della Salute Roberto Speranza è basato su un nuovo documento scientifico, prodotto da una task force internazionale di esperti, voluta dai leader di grandi Paesi occidentali: Biden, Johnson, Merkel e Macron, solo per citare i più importanti. Nel rapporto, che lo stesso Ricciardi ha potuto visionare, si analizza l’impatto delle varianti del virus in circolazione, con risultati molto preoccupanti. Da lì nascono le parole pronunciate pochi giorni fa dalla cancelliera tedesca: "Le varianti sono un pericolo reale - ha detto Angela Merkel - minacciano i successi raggiunti, con conseguenze catastrofiche".

Partendo dai dati elaborati nel Regno Unito, si è stabilito che la variante inglese provoca un aumento della contagiosità del 50% (e questo lo sapevamo), ma anche della letalità, tra il 20 e il 30%. Quindi, contrariamente a quanto sostenuto finora, uccide di più. E questo cambia tutto, visto che la variante inglese diventerà presto prevalente anche in Italia: "Nell’arco di 5 o 6 settimane potrebbe sostituire completamente o quasi l’altro ceppo virale attualmente circolante", ha spiegato tre giorni fa il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro. Non è l’unica brutta notizia contenuta nel documento.

La variante brasiliana pare non crei immunità e, quindi, non metta al riparo da una reinfezione, rischiando di ridurre l’impatto dei vaccini. Mentre quella sudafricana abbatterebbe quasi del tutto l’efficacia del vaccino di AstraZeneca, quello di cui aspettiamo più dosi, riducendola al 10-20%. Insomma, la conclusione è che le varianti impongono un ripensamento delle contromisure» scrive La Stampa.

Il coronavirus in Italia
Persone vaccinate (2 dosi): 1.281.768 (2,12% della popolazione)

Attualmente positivi: 402.783
Deceduti: 93.577 (+221)
Dimessi/Guariti: 2.225.519 (+9.469)
Ricoverati: 20.534 (-28)
di cui in Terapia Intensiva: 2.085 (+23)
Tamponi: 36.168.581 (+205.642)
Totale casi: 2.721.879 (+11.068, +0,41%)


Il tasso di positività, che sabato era al 4,6%, è salito al5,4%.


Il numero giornaliero di morti è il più basso dall’inizio dell’anno.

Il Tar della Sicilia ha conferma il provvedimento contro i furbetti dei vaccini adottato dall’assessore regionale allaSalute, Ruggero Razza: non c’è alcun diritto alla seconda dose del siero anti Covid per chi non aveva diritto alla prima.


Il Regno Unito è arrivato a 15 milioni di persone vaccinate per il Covid, cifra record d’Europa, con un giorno di anticipo su quanto promesso da Boris Johnson. Lo certificano i dati forniti dal ministro Nadhim Zahawi (15,1 milioni di prime dosi, 535 mila richiami).


La Commissione europea ha criticato la decisione della Germania di chiudere le frontiere con la Repubbli caceca e il Tirolo austriaco per arginare i contagi. «Posso capire la paura di fronte alle varianti del coronavirus, ma dobbiamo dire la verità: il virus non sarà fermato dalle frontiere chiuse», ha detto il commissario europeo alla Salute Stella Kyriakides.