Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
16/02/2021 06:00:00

Trapani, il sottopasso di via Marsala. Per alcuni non va bene. Tranchida lo difende

Dovrebbe risolvere un enorme problema nella viabilità in uno dei punti più trafficati di Trapani.

Ma le prime fasi del progetto per il sottopasso di via Marsala sono state accompagnate da una serie di polemiche. Perchè, se da una parte il sottopasso risolverebbe il congestionamento del traffico causato dal passaggio a livello, dall’altra ci sarebbe il “sacrificio” di un’area verde, di una Rsa e altri immobili privati. E così mentre la giunta Tranchida difende a pieno organico il progetto e tutto l’iter, dall’opposizione, soprattutto dai 5 Stelle, arrivano forti perplessità al progetto.

Il progetto - Meno di un mese fa il consiglio comunale di Trapani ha approvato la variante urbanistica per la realizzazione del sottopasso di via Marsala. Un’opera che prevede la chiusura dei tre passaggi a livello in città, via Cortopassi, via Daneu e via Sieli, da realizzare con un investimento di 15 milioni di euro. Di una soluzione per i disagi che provocano i passaggi a livello in città se ne parlava da anni a Trapani. La svolta è arrivata nel 2017, quando Rete Ferroviaria Italiana ha proposto la realizzazione di un sottopasso. Un iter che si è messo in moto soprattutto con la nuova amministrazione Tranchida, nel 2018. Per farla breve tra le prime cose che trova sul tavolo la giunta Tranchida è il progetto del sottopasso di Rfi alla quale dà il nulla osta per proseguire. Qualche mese più tardi, nel gennaio 2019, il consiglio comunale approva la delibera di realizzazione di sottopasso ferroviario comportante variante al piano regolatore generale. Seguono riunioni, conferenze di servizi con esperti, architetti, tecnici, e con il Ministero delle Infrastrutture. Viene redatto uno studio sugli effetti alla viabilità. Il 15 dicembre 2020, il comune di Trapani partecipa alla conferenza dei servizi indetta da RFI e a gennaio 2021 approva in consiglio comunale la variante urbanistica.

Diverse perplessità - Come ogni opera destinata a cambiare il volto di una città, anche per il sottopasso di via Marsala, dopo l’approvazione della variante, sono state avanzate diverse perplessità su alcuni aspetti del progetto. Come quelle del signor Lisciandra, che sulle pagine di Tp24 ha sollevato la questione degli edifici privati da espropriare di alcuni giardini da “sventrare”. Ma anche alcuni interrogativi sul “tunnel” che si andrà a realizzare probabilmente sotto il livello del mare e in una zona ex salina. Ma sul sottopasso è intervenuta anche la politica.Diventerà Bellissima Trapani ha dichiarato che non sono stati coinvolti, nell’iter, i professionisti del settore e i cittadini per una sorta di confronto sul progetto. In più, il movimento vorrebbe vederci chiaro sugli effettivi benefici al traffico in città del sottopasso, e si chiede che tipo di costi di manutenzione dovrà sostenere poi il Comune.

Più diretto invece l’intervento del Movimento 5 Stelle che ha portato alla Regione tutte le sue perplessità. Per il deputato regionale Stefano Zito l’area del sottopasso “potrebbe essere tutt'altro che idonea. Esistono elementi progettuali che ci fanno dubitare della realizzazione dell’opera in un’area dove peraltro si sta costruendo anche una residenza per anziani che va a cementificare una zona che il piano regolatore della città destinava a Verde pubblico. La Regione vigili su quello che sta accadendo a Trapani”.
Nella sua interrogazione, il deputato regionale chiede inoltre al governo regionale se sia stata valutata la possibilità di favorire l’utilizzo di immobile già esistente in cui ha sede l’IPAB “Serraino Vulpitta”, con risvolti positivi sia in termini occupazionali che in termini di valorizzazione del patrimonio immobiliare già esistente.
L’interrogazione Cinquestelle all’Ars è epilogo della collaborazione con le due consigliere comunali di Trapani del Movimento 5 Stelle Francesca Trapani e Chiara Cavallino.
“Da diversi mesi - spiegano le consigliere - abbiamo avviato un lavoro di studio sui due interventi che si stanno realizzando nell'area di via Virgilio che rappresenta un ‘corridoio ambientale’ importante per la nostra città che questa amministrazione sta gradualmente sacrificando. In particolare già ai tempi dell’autorizzazione della RSA si sapeva delle interferenze con il progetto del sottopasso (e quindi degli effetti che i due progetti insieme avrebbero determinato in termini ambientali), ma non ci si è preoccupati di verificare né se occorresse una Valutazione Ambientale Strategica né se ci fossero alternative valide alla costruzione di questo nuovo enorme edificio. Il via libera del Consiglio Comunale al progetto del sottopasso potrebbe essere inficiato dalla mancanza negli elaborati della struttura sanitaria sorta nel frattempo”. Sulla questione è intervenuto anche il senatore Vincenzo Santangelo, affermando che: “Com'è ben noto, la zona individuata si trova al livello del mare, che con lo scavo andrebbe sotto il livello, ulteriore condizione che rende la realizzazione di questa infrastruttura complicatissima sia dal punto di vista tecnico, sia perché andrebbe ad interferire con il corretto funzionamento del sistema fognario, interessato da continui guasti proprio nel tratto in prossimità della medesima zona. La soluzione semplice, economica e sostenibile è sotto gli occhi di tutti, noi l’abbiamo proposta da tempo: il tram-treno”.


La risposta della giunta- Non si è fatta attendere la risposta del sindaco Giacomo Tranchida e del suo assessore Giuseppe Pellegrino alle perplessità avanzate dai 5 Stelle.
In particolare Pellegrino sottolinea che “non esiste alcuna interferenza tra il sottopasso e la costruenda RSA, essendo le due opere distanti e indipendenti. Riguardo poi alla frase che “esistono elementi progettuali che ci fanno dubitare della realizzazione dell’opera” appare poco rispettosa nei confronti degli ingegneri che l’hanno progettata, dei tecnici del Ministero delle infrastrutture e degli enti che ne hanno seguito l’iter”. Pellegrino risponde anche ai dubbi sull’utilità del sottopasso nel decongestionare il traffico: “è priva di qualsiasi fondamento, considerato che lo studio sul P.U.M.S. redatto dalla SIPLAN parla di un miglioramento del traffico e della riduzione dei gravi fenomeni connessi all’inquinamento sia atmosferico che acustico”. Per la giunta Tranchida le valutazioni di Santangelo e degli altri esponenti 5 Stelle ”non tengono conto degli studi effettuati dai tecnici incaricati e forse hanno il solo scopo di tentare di bloccare o ritardare la realizzazione di un’opera approvata dalla stragrande maggioranza del consiglio comunale e che nel 2019 è stata presentata alla cittadinanza e agli ordini professionali presso il polo universitario di Trapani”.
La giunta difende quindi il suo operato e critica il Movimento 5 Stelle che a Roma “sta lottando per sburocratizzare e commissariare le opere da realizzare, quello territoriale trapanese appare ancora legato ai principi originari della sua formazione. Pertanto la collaborazione manifestatasi a livello nazionale con i partiti della sinistra, in questo territorio appare assai problematica, malgrado l’incontro tra il segretario P.D. e il senatore Santangelo”.


Una polemica solo agli inizi.