Ma insomma, cosa sono queste varianti del coronavirus?
Tutti i virus cambiano. Come gli altri organismi viventi, come l'uomo. Si adattano all'ambiente, alle minacce, si evolvono. E così fa anche il coronavirus, che noi chiamiamo così ma si chiama, precisamente, Sar-Cov-2. Già il virus che circola è, di suo, una variante, e ce ne sono migliaia. La maggior parte sono varianti non significative, per noi. Altre, invece, sono temibili, perché permettono una maggiore diffusione del virus, ed eludono le risposte dell'organismo.
Ma quali sono le varianti di cui dobbiamo avere paura?
Ad oggi, tre. Sono comunemente chiamate la variante inglese, quella brasiliana, quella sudafricana. Perchè? Perchè sono i Paesi dove per prime sono state isolate. Un po' come la temibile influenza che fece milioni di morti ad inizio '900 e venne chiamata la "spagnola". Perchè fanno paura? Perché, dati alla mano, dove si sono diffuse hanno comportato un aumento dell'epidemia e l'aggravarsi della situzione epidemiologica.
In Sicilia ho letto che abbiamo casi di variante inglese.
Eh si. E' più diffusa di quello che si pensi. E' stata identificata per la prima volta nel sud est del Regno Unito a Dicembre, ma circolava da mesi. Ha la caratteristica di avere un "significativo aumento della trasmissibilità del virus". Insomma: aumentano i casi e i ricoveri, nonché i morti.
Ma è più letale?
Fino a pochi giorni fa gli esperti dicevano di no. Ma adesso c'è su un nuovo documento scientifico, prodotto da una task force internazionale di esperti, voluta dai leader di grandi Paesi occidentali: Biden, Johnson, Merkel e Macron, solo per citare i più importanti...
Che c'è scritto in quel rapporto?
Nel rapporto si analizza l’impatto delle varianti del virus in circolazione, con risultati molto preoccupanti. Da lì nascono le parole pronunciate pochi giorni fa dalla cancelliera tedesca: "Le varianti sono un pericolo reale - ha detto Angela Merkel - minacciano i successi raggiunti, con conseguenze catastrofiche".
Addirittura.
Eh si. Partendo dai dati elaborati nel Regno Unito, si è stabilito che la variante inglese provoca un aumento della contagiosità del 50% (e questo lo sapevamo), ma anche della letalità, tra il 20 e il 30%. Quindi, contrariamente a quanto sostenuto finora, uccide di più. E questo cambia tutto, visto che la variante inglese diventerà presto prevalente anche in Italia.
Dobbiamo preoccuparci?
Diciamolo senza fronzoli: nel giro di un mese e mezzo diventerà prevalente. Quindi, fate voi ... E' per questo che gli esperti chiedono un nuovo lockdown.
E le altre due varianti?
Quella sudafricana è stata registrata per la prima volta appunto in Sudafrica nel dicembre 2020, anch’essa caratterizzata da alta trasmissibilità, ma non causa sintomi più gravi. Sta circolando in oltre 10 Paesi europei, in Italia il virus mutato è stato sequenziato in un cittadino che faceva ritorno da Città del Capo. La variante brasiliana viene dall’Amazzonia, in Brasile, la sua presenza è stata segnalata in Giappone e Sud Corea. Focolai dovuti a questo ceppo sono stati localizzati a Perugia e Chiusi. Sono in corso indagini per calcolare la diffusione.
Perché sono pericolose?
La variante brasiliana pare non crei immunità e, quindi, non metta al riparo da una reinfezione, rischiando di ridurre l’impatto dei vaccini. Mentre quella sudafricana abbatterebbe quasi del tutto l’efficacia del vaccino di AstraZeneca, quello di cui aspettiamo più dosi, riducendola al 10-20%. Insomma, la conclusione è che le varianti impongono un ripensamento delle contromisure.
Ma i vaccini con queste varianti funzionano? Si. Ma non proprio al 100%. Che comunque è meglio di nulla, no? Le varianti riguardano la proteina Spike, che è quella che utilizza il virus per infettarci. E i vaccini riguardano proprio questa variante. Quindi per la variante inglese il vaccino è efficace. Per le altre due, la piena efficacia è compromessa. Che significa? Che il vaccino non mi ripara del tutto dal coronavirus, ma è certo che mi ripara dagli effetti più deleteri. Insomma, vaccinarsi è sempre importante. Anche perchè gli studi sono fatti alla giornata. Il governo sudafricano, ad esempio, prima aveva bloccato il vaccino AstraZeneca, confondendo il concetto di "poca efficacia", con quello di "efficacia", poi si è ricreduto.Con queste varianti in giro la terza ondata è certa.
Il fatto è che non è finita neanche la seconda ondata ... In giro c'è un po' di rilassamento, ma la verità è che, secondo gli esperti, la situazione è instabile e potrebbe precipitare a causa delle varianti.
E noi cosa possiamo fare?
Tantissimo. Ad esempio: distanziarci, lavarci le mani, mettere la mascherina. Se tutti lo facessimo, già il virus sarebbe scomparso. Purtroppo anche su Tp24 raccontiamo ogni giorno di gente che se ne frega, giovani che organizzano feste, persone che vanno in giro come se nulla fosse...
Andremo in lockdown?
Al momento è un'ipotesi sul tavolo, perchè purtroppo molte persone intendono la zona "gialla" come una specie di liberi tutti, e in giro non c'è la prudenza e l'allarme che, la scorsa primavera, ci permisero di azzerare i contagi. D'altronde, l'Italia è uno dei pochi Paesi non in lockdown. In Germania la Merkel ha deciso di prorogare il lockdown fino al 7 Marzo, perchè nonostante il calo dei contagi, sono entrate in campo le varianti.
Se devo scegliere tra un #lockdown breve, durissimo, rigoroso, anche militarizzato che ripulisca tutto, e trascinare questo strazio per ancora un anno o due scelgo il primo. Vale ancora e sempre il detto "il medico pietoso fece la piaga purulenta". Qui si rischiano vite e soldi.
— Debora Attanasio (@DebAttanasio) February 15, 2021