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19/02/2021 12:30:00

Scrive Giusi, sul super Governo Draghi... un anno dopo!

 Sembra ieri, eppure è già trascorso un anno dall’insediamento del governo “di alto profilo”, “di unità nazionale”, “dei migliori” con a capo il fantasmagorico, il fenomenale, lo straordinario, l’economisa che tutto il mondo ci invidia, il prof. Mario Draghi.

Ricordo perfettamente tutti i passaggi che hanno portato a quel fatidico 12 febbraio del 2021, grazie anche alle numerose maratone Mentana con gli apporti indispensabili di Celata e della Sardoni: l’invito accorato del Presidente Mattarella per spingere tutte le forze politiche a superare le divergenze e unirle sotto un governo in grado di affrontare il difficile momento di crisi dovuto alla pandemia; la chiamata al colle di super Draghi; i due giri di consultazioni con l’adesione di quasi tutti i partiti e movimenti presenti in parlamento; e infine il momento in cui è stata resa nota la lista dei ministri.

Confesso che quella sera un brivido mi è corso lungo la schiena e ho provato una certa delusione. Ad un anno di distanza, posso affermare di avere avuto perfettamente ragione considerando gli esiti sconfortanti di alcuni ministri e forze politiche del super governo Draghi.

Il premio come peggior ministro spetta a Brunetta il quale è ampiamente noto per aver definito “fannulloni” i dipendenti pubblici. Dopo l’esperienza berlusconiana, il neoministro della Pubblica amministrazione ha ripreso in grande stile la sua battaglia personale contro la categoria proponendo una serie di “riforme”: riduzione delle ferie, taglio dello stipendio, aumento delle ore lavorative. Le sue motivazioni sono state accolte con favore da tanti: “Visto e considerato che tutti gli Italiani stanno facendo sacrifici, perché i dipendenti pubblici non devono parteciparvi facendo la loro parte!?”.

La ministra per gli Affari regionali, ex ministra dell’istruzione, on. Gelmini, dopo i molti danni apportati alla scuola pubblica italiana nel ventennio berlusconiano, ha pensato bene di fare una proposta innovativa: “Costruiremo dei tunnel per collegare le regioni del Nord con quelle del Sud, la Sicilia e la Sardegna con la penisola”. Evidentemente Maria Stella continua sempre a subire il fascino dei tunnel dove farebbe passare di tutto, dai neutrini, alle automobili, ai tir, alle persone.

La ministra del Sud, Mara Carfagna, si è risentita per la proposta della collega di Forza Italia ritenendola un’ingerenza nelle sue competenze; comunque, la diatriba fra le due onorevoli berlusconiane si è ridimensionata perché la Carfagna è stata coinvolta in una discussione ancora più impegnativa con l’on. Maria Elena Boschi la quale è stata nominata nel gennaio 2022 Miss Parlamento. La ministra del Sud che aveva ottime possibilità di essere indicata come vincitrice, non ha accettato l’elezione, ha parlato di evidenti brogli, richiedendo un riconteggio dei voti.

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, sta attraverso un momento molto difficile perché la pressione esercitata da super Draghi nei suoi confronti è stata notevole. Sembra che gli abbia detto all’inizio del mandato: “Gigi, io ti ho mantenuto il ministero ma tu adesso impari le lingue: l’inglese benissimo, e poi il tedesco e il francese; devi anche possedere qualche nozione di arabo e cinese”. Di Maio si è impegnato tantissimo in questo anno ottenendo buoni risultati in inglese e in francese, sufficiente in tedesco ma con le ultime due lingue richieste è un disastro. Per studiare continua a trascurare i molti impegni ministeriali in primo luogo i viaggi all’estero.

Nonostante la sua assenza in diversi incontri internazionali, la politica estera italiana sta andando molto bene e ciò sta creando problemi di autostima al responsabile pentastellato del dicastero. In aggiunta va detto che il Movimento 5 Stelle si sta sfaldando lentamente mentre tutti i sondaggi lo danno fra il tre e il quattro per cento.

Non va molto meglio al PD che sembra avere perso la sua identità da quando si trova a governare insieme alla Lega e a Forza Italia. Gli iscritti hanno chiesto un cambio di passo e un nuovo segretario con maggiore personalità. Il segretario Nicola Zingaretti ha proposto suo fratello, Luca Zingaretti, che nelle vesti del commissario Montalbano, visto il successo della serie televisiva ispirata ai libri di Camilleri, potrebbe aiutare il partito e lui stesso nell’ottenere maggiore consenso.

Sta attraversando un periodo difficile anche Matteo Salvini che da quando ha deciso di appoggiare il governo Draghi insieme al PD, al M5S e a LeU è cambiato completamente. Ha imposto un nuovo motto: “Prima l’Europa”; è diventato portavoce dei diritti civili delle famiglie arcobaleno e delle persone LGBT; ha deciso che l’Italia deve accogliere quanti più migranti possibili promuovendo la battaglia “Adotta anche tu un clandestino”. Un’inversione decisa rispetto alla politica precedente che Salvini ha voluto sancire lasciando l’ex fidanzata e iniziando a fare la corte a Carola Rakete. Ciò gli sta creando non pochi problemi con la sua base leghista che sembra voglia sostituirlo con il super governatore veneto Luca Zaia.

Il clima di follia condivisa sembra non avere toccato altri due protagonisti del governo giallo, rosso, verde, azzurro, rosa, bianco: Berlusconi e Renzi, i più entusiasti sostenitori di super Draghi. A riguardo è giusto ricordare che secondo il giornale “la Repubblica” la politica italiana dell’ultimo anno è stato il frutto di un accordo segreto concluso a ridosso del Carnevale 2021 durante la crisi di governo Conte. È ormai certo che in quei tragici giorni Berlusconi e Renzi si accordarono sulle mosse da compiere per giungere a quello che entrambi desideravano: fare cadere Conte e fare nascere il super governo Draghi.

L’incontro chiamato “il patto delle frittelline (dolce carnevalesco del nord)” fra l’ex cavaliere e l’ex sindaco di Firenze era articolato in diversi punti:
1. Caduta di Conte facendo dimettere le ministre renziane.
2. Pressione sull’individuazione di Draghi come candidato a Capo del governo.
3. Appoggio incondizionato di Italia Viva e di Forza Italia; quest’ultima si sarebbe impegnata a convincere Matteo Salvini a votare la fiducia.
4. Assorbimento di Italia Viva in Forza Italia che avrebbe assunto il nome di “Forza Italia Viva”.
5. Nomina di Renzi come segretario del neopartito che avrebbe in questo modo assunto l’incarico di referente principale di tutti i partiti di centro.
6. Nomina di Maria Elena Boschi come futuro Presidente della Repubblica, prima donna ad assumere questo incarico.
7. Nomina di Berlusconi come senatore a vita; il ripristino del suo cavalierato sottratto in seguito ai guai giudiziari e approvazione di qualche piccola legge in grado di favorire le sue aziende da un punto di vista fiscale.

Le polemiche sorte dopo la pubblicazione del “patto delle frittelline” sono molteplici e stanno montando di giorno in giorno. I diretti protagonisti, presenti in tutte le trasmissioni televisive, puntualmente negano che il patto sia stato fatto. Ciò significa che il patto è stato stretto e che a breve sarà realizzato fino in fondo. Vedremo quindi nei prossimi anni Miss Parlamento 2022 salire al colle del Quirinale per rimanerci; Renzi rifondare la DC che avrà il nome di FIV (Forza Italia Viva); Berlusconi ritornare a far parte del Senato dove organizzerà altre famose cene eleganti.
Tutte le parti politiche, quindi, con la solita copertura “Noi agiamo per il bene dell’Italia e per senso di responsabilità”, stanno cercando di ottenere il più possibile vantaggi personali e di parte. E gli Italiani che ruolo stanno svolgendo? Credo che si dovranno accontentare di essere stati fortunati per avere avuto questo super governo adeguandosi e accettando tutte le decisioni prese per il loro bene.
Per quanto riguarda il Capo del governo, sembra che una clausola del “patto delle frittelline”, tenuta segreta, riguardi proprio super Draghi, il quale per avere adempiuto al proprio dovere e avere salvato l’Italia, alla fine del suo mandato potrà essere nominato “Santo subito” per clamore popolare.
Cari italiani…buona fortuna!

GIUSI PALADINO