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24/02/2021 06:00:00

Marsala, e l'abbandono di Porta Nuova. La protesta: "Perché non possiamo lavorare?"

 Terminate le polemiche sulla pavimentazione, che hanno infiammato i social per qualche giorno, su Porta Nuova sembra essere calato di nuovo il silenzio e il disinteresse.

 Forse perchè, a proposito di decoro urbano, siamo stati tutti un po' distratti dalle vicende del "palazzaccio" di Via Garraffa (inchiesta in corso, si attendono a breve novità, a proposito...). Eppure stiamo parlando di una delle piazze più grandi e più importanti di Marsala, che non trova pace. I lavori di sistemazione della piazza non sono ancora del tutto terminati, di fatto il cantiere è aperto. Purtroppo qualche incivile se ne approfitta per salire con le macchine e i motorini nella pavimentazione nuova, che già porti i segni dei primi sfregi. 

A fare di più le spese della situazione di incertezza di Porta Nuova è Massimo Bellitteri, titolare di "My Sicily", uno dei locali che dà sulla piazza:  "Mi hanno creato un danno enorme. Chiedo da tempo, ormai, dei documenti senza alcuna risposta" racconta a Tp24.  Da mesi, infatti, Bellitteri è costretto alla chiusura, vuoi per il Covid, vuoi per i lavori. Con la beffa che altri locali nella piazza hanno riaperto, lui no. Anche i vigili urbani, a Luglio, in un sopralluogo, dopo il suo ennesimo sollecito, hanno certificato che il recinto del cantiere impediva di fatto l'accesso ai clienti nel suo locale. "Mi sono mantenuto sempre nel solco della legalità. Ho tutti i permessi e le autorizzazioni, ho esibito una gran mole di documenti, senza esito". 

Bellitteri credeva che, ormai quasi terminato il cantiere e con la zona gialla avrebbe potuto riaprire. Non è stato così. La prima richiesta per vederci chiaro è del 20 Ottobre. La nuova amministrazione comunale promette di stare vicino agli esercenti, ma a lui non arriva nessuna risposta su una domanda concreta: posso riaprire? Bellitteri vuole mettere dei tavoli fuori, approfittando delle belle giornate invernali, anche per favorire il distanziamento della clientela. Lo stanno facendo tutti, a Marsala. Lui non può.  Reitera la richiesta il 25 Novembre. Nulla. Come mai? Non si possono dare concessioni di suolo pubblico in quell'area, perchè il cantiere di ristrutturazione della piazza è formalmente ancora aperto.

Per l'esattezza, il Comune rispondeva così: "Vista la documentazione trasmessa relativa alla occupazione del suolo pubblico nella p.zza della Vittoria, si comunica che la pratica non può essere esitata in quanto P.zza della Vittoria è oggetto di lavori di ristrutturazione (rifacimento di pavimento, aiuole etc.). Quando detta piazza verrà consegnata e collaudata la sopraelencata pratica potrà essere esitata e se non è in contrasto con i regolamenti comunali potrà essere autorizzata” .

Ma il 18 Dicembre l'amara sorpresa: la parte per la quale avevano fatto richiesta di suolo pubblico, era occupata da piante, tavoli ed ombrelloni di un altro locale, tra l'altro con un'apertura sulla piazza "sospetta" (una porta, cioè, che non figurerebbe nelle carte del Comune di Marsala).  La circostanza viene segnalata ai vigili urbani, che, pur intervenendo, "non modificano lo stato dei luoghi" come denunciano i titolari di MySicily.

Anche durante le feste di Natale, nei giorni in cui era consentito, "My Sicily" non ha potuto mettere un tavolino fuori, gli altri si. Seguono altre richieste di chiarimenti, e di accesso agli atti, senza risposte concrete da parte del Comune. 

Stanchi dell'andazzo, Bellitteri e il suo socio, Giuseppe Spanò, hanno anche presentato un esposto in procura.

"Chiedo semplicemente di ripartire. Ho fatto una richiesta per avere il suo pubblico, ai sensi di legge, e mi è stata negata, con la motivazione che ci sono nella piazza dei lavori in corso. Ma mi chiedo come mai questa regola valga solo per me, e non per altri". Bellitteri ha scritto a chiunque, al Comune di Marsala: "E' tutto fermo. Nessuno mi risponde, nessuno mi aiuta. Di chi è la responsabilità? E' questo il modo di aiutare un esercente che vuole tentare di lavorare un poco dopo il disastro causato dal Covid?".

Bellitteri e Spanò chiudono con una nota di speranza: "Non nascondiamo il nostro scoraggiamento, ma siamo pronti a ripartire più forti di prima se ce lo permetteranno".