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27/02/2021 06:00:00

Marsala città perduta / 1: il cimitero di Cutusio 

 Comincia oggi un nuovo viaggio a puntate su Tp24: si chiama "Marsala città perduta". Ed è un racconto sui luoghi della città che sono, appunto, abbandonati. Opere pubbliche iniziate e mai terminate, altre in preda all'incuria, luoghi con grandi potenzialità diventati terra di nessuno. Sono argomenti che spesso abbiamo trattato su Tp24. I nostri tantissimi lettori sanno che questo giornale è molto attento alla comunità, e ha nel tempo condotto molte battaglie per rivitalizzare luoghi e spazi, per contrastare la cattiva politica, per sollecitare ogni amministrazione a fare di più e meglio. Con "Marsala città perduta" vogliamo mettere ordine al materiale fin qui prodotto, creare una serie che possa essere utile alla città per confrontarsi con questi luoghi abbandonati e tentare di trovare, insieme, una strategia per il loro rilancio.

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Il cimitero di Contrada Cutusio. Nell'estrema periferia nord di Marsala, tra le zone di Dara e Cutusio, sorge quella che ormai è la più famosa delle opere pubbliche incompiute e perse della nostra città. Il "nuovo" cimitero di Contrada Cutusio. Della sua storia ci siamo occupati più volte, su Tp24, perchè mette insieme degrado, abbandono, spreco di risorse, e racconta anche tanto dell'interesse della criminalità organizzata per le grandi opere del nostro territorio. 

Il cimitero è ultimato è mai utilizzato. Quindi abbandonato e vandalizzato. L'ultima traccia è addirittura nel 2012, quando l'allora Sindaco Renzo Carini fece un bando per vendere  372 cappelle gentilizie da costruire, con lotti con superficie di circa 30 mq. Fatto l'avviso pubblico, per circa 670 euro a metro quadro per cappella, ciascuna da venti a trenta loculi (era previsto addirittura un incasso potenziale di 7 miioni di euro) del nuovo cimitero si è persa ogni traccia. 

Sempre Carini aveva anche pensato all'ingresso in campo dei privati, per completare e gestire per trent'anni il cimitero. La spesa sarebbe stata di circa dieci milioni di euro. Non se ne fece nulla. Ladri e vandali nel tempo hanno agito indisturbati, portando via sanitari, infissi, impianti elettrici. 

Nel frattempo il cimitero "centrale" di Piazzale Ugo Foscolo perde pezzi. Molte tombe e cappelle sono ormai fatiscenti e il Comune deve in continuazione fare lavori straordinari per evitare che crollino intere aree.