Vi scrivo per raccontare un fatto inaccettabile che mi vede protagonista e che è necessario sia portato a conoscenza dell’opinione pubblica.
Domenica 14 marzo, la mattina presto, mi trovavo in via Garibaldi e mi dirigevo in direzione di Piazza Loggia, quando da via Abele Damiani esce un branco di cani e si dirigono verso di me in direzione porta Garibaldi.
I cani, verosimilmente randagi, adottando da subito un atteggiamento minaccioso, mi han circondato abbaiando e ringhiando. Pur non trovando una motivazione plausibile per questo loro atteggiamento, i fatti dicono che uno di loro si è avvicinato velocemente e mi ha aggredito mordendomi il braccio.
Sono riuscita ad allontanarlo, senza strumenti a disposizione. Consapevole di aver avuto sangue freddo e calma, ritengo di esser stata fortunata in quanto il morso del cane ha incontrato gli strati dei vestiti che indossavo, limitando i danni.
Riportando una ferita, pur lieve, e gonfiore, mi sono subito recata al pronto soccorso, dove sono stata curata tempestivamente e diligentemente dal personale.
Non vi riporto questa vicenda per parlare di una storia a lieto fine, ma di una triste realtà delle strade della nostra città. I cittadini vedono il perversare del randagismo, che invece di ridursi aumenta e come ho potuto constatare sulla mia pelle, diventa più pericoloso.
E se domani accadesse ad un anziano debole, ai nostri figli piccoli? È inquietante che questo possa accadere nel cuore della nostra città, come potremmo aspettarci accada ai margini delle discariche; invece inconcepibilmente avviene tra le vie del centro storico.
Perché accade questo? Perché così tanti cani vagabondano a Marsala e dintorni? Esistono strutture in grado di accogliere i nostri amici a quattro zampe, che troppe volte vengono accolti in famiglie e presto rigettati per strada?
Faccio un appello alle istituzioni, al Sig. Sindaco, affinché non solo si trovi una soluzione civile al problema, ma che si tocchi al cuore il senso civico di tutti i cittadini.
Cordiali saluti,
Maria Teresa Tumbarello