L’amministrazione comunale trapanese, guidata dal sindaco Giacomo Tranchida, aveva proceduto già nel 2020, con delibera di giunta, ad istituire l’Albo e la Consulta delle Associazioni del Comune di Trapani, nella giornata di ieri, invece, si è insediato il direttivo.
La presidente indicata, eletta all’unanimità, è la dottoressa Rosaria Nolfo, il vice presidente il dottore Antonio Corte.
Sono undici le aree tematiche su cui ci si confronterà: Politiche Sociali, Pari Opportunità, Diritti Umani e Cooperazione Internazionale, Prevenzione e Salute, Istruzione e Formazione, Arte e Cultura, Ecologia, tutela e salvaguardia dell’ambiente, Promozione del territorio e sviluppo economico, Sport e tempo libero, Protezione civile, Politiche giovanili.
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Una delle priorità dell’amministrazione Tranchida non è solo quella di guardare al mondo dell’associazionismo ma di intraprendere una lotta contro chi abbandona i rifiuti deturpando il territorio.
Sono tante le sanzioni finora elevate e rilevate grazie al sistema delle telecamere posizionate dalle guardie ambientali dell’associazione A.T.A.A., alcuni cittadini noncuranti di essere ripresi hanno depositato i loro rifiuti in varie zone della città di Trapani.
La finalità dell’accordo stipulato con l’associazione indicata, che strettamente collabora con la Polizia locale, è la salvaguardia dell’ambiente oltre alla salute pubblica grazie ad una azione di presidio e vigilanza tesa a verificare il comportamento dei cittadini sul corretto conferimento dei rifiuti urbani.
I relativi video vengono poi pubblicati sulla pagina social “Città di Trapani”, l’esperimento può fungere da deterrente, dall’ultima ripresa pubblicata, ad esempio, si vede chiaro come due uomini scendono da un furgone bianco scaricando di tutta fretta un divano per poi scappare via.
A chiedere l’installazione di altre telecamere anche i cittadini virtuosi: l’ambiente deturpato dall’abbandono di rifiuti di ogni genere oltre a non essere un bel biglietto da visita arreca nocumento alla salute, non in ultimo all’inciviltà di alcuni si aggiunge il costo della rimozione e della bonifica dei luoghi che grava poi sempre sui cittadini.