“Attraverso la piattaforma climatica meteomarina ‘Smart Wave’, realizzata con il contributo del Fondo europeo regionale della Regione Siciliana, supportiamo lo sviluppo sostenibile e la tutela ambientale nell’ambito della cosiddetta Blue Economy, che riconosce l'importanza dei mari per tutte le specie viventi. Con questo progetto forniamo strumenti previsionali e analisi statistiche a supporto della gestione dei rischi e delle criticità, con l'obiettivo di migliorare gli standard di sicurezza su scala globale”. E’ quanto afferma Giorgio Lupoi, Partner dello Studio Speri, che si è aggiudicato il progetto di ricerca, in partnership con l'Università degli Studi di Palermo e che da cinquant'anni si occupa di ingegneria e architettura, specializzato nell’ambito hospitality, dall’advisory alla consulenza nella progettazione e costruzione.
“Smart Wave è una piattaforma web connessa a un avanzato sistema informativo geo referenziato, che consente la consultazione immediata, interattiva e personalizzabile di informazioni meteomarine essenziali – spiega Lupoi dal suo centro operativo di Palermo – con un uso combinato di dati meteomarini affidabili, modelli numerici evolutivi robusti, metodi e strumenti di analisi all'avanguardia. I risultati, visibili su mappe tematiche, sono disponibili sia in acque profonde che in ambiti costieri, con un aggiornamento puntuale e costante delle previsioni in ogni angolo del pianeta”.
“Grazie a ‘Smart Wave’ – sottolinea Lupoi – è possibile minimizzare l'impatto ambientale delle attività produttive e promuovere l'uso sostenibile delle risorse viventi, flora e fauna e non viventi, materiali e combustibili fossili, contribuire a contrastare i cambiamenti climatici, intervenire nella gestione delle coste e in quella degli Smart-ports, nella progettazione delle opere marittime e sulla sicurezza delle installazioni in mare aperto, favorendo la pianificazione, la realizzazione e la gestione di strutture, infrastrutture e più in generale di tutte le attività legate al mare. Tra le esigenze, c'è quella di rendere più sicure le operazioni in ambiente marino, l'accesso di tratti di costa, le banchine portuali, le installazioni offshore e, infine, il trasporto marittimo” conclude.