Oggi è il Dantedì, il giorno dedicato a Dante Alighieri.
Con il Dantedì, il giorno scelto per celebrare la presunta data d’inizio del viaggio raccontato nella Divina Commedia, il 25 marzo 1300, il Sommo Poeta ritorna con tutti gli onori sugli altari del culto nazionale che gli è dovuto nel settecentenario della morte. È un’iniziativa che ci allinea ad altri Paesi, giustamente intenti a tenere viva la presenza di autori fondativi che spesso coincidono con l’identità della nazione, da Shakespeare e Cervantes in giù.
La sua opera ci parla, ancora oggi, di luoghi mistici e quanto mai reali, della bellezza e dell’umanità in tutte le sue sfaccettature, con un messaggio più che mai contemporaneo ed attuale.
Il Dantedì, ha evidenziato Franceschini, è "una giornata per ricordare in tutta Italia e nel mondo il genio di Dante con moltissime iniziative che vedranno un forte coinvolgimento delle scuole, degli studenti e delle istituzioni culturali. Dante ricorda molte cose che ci tengono insieme: Dante è l'unità del Paese, Dante è la lingua italiana, Dante è l'idea stessa di Italia".