Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
14/04/2021 00:15:00

Mazara celebra la Divina Misericordia

La cappella, che si trova all’interno del nuovo presidio ospedaliero “Abele Ajello” di Mazara del Vallo, è stata dedicata nel 2017 alla Divina Misericordia per volere del suo cappellano, don Antonino Favata. Questa scelta ha un valore spirituale altamente significativo perché lì dove si soffre e, ogni giorno, medici e personale sanitario curano tante infermità e fragilità, anche la dimensione spirituale, attraverso la preghiera e la celebrazione dei sacramenti, concorre efficacemente al ripristino di quella salute che ridona armonia a tutti coloro che si affidano a Dio. La misericordia è per tutti consolazione, tenerezza, sollievo, forza e speranza.

 

Quest’anno, in virtù delle restrizioni legate al contenimento del Covid-19, grazie alla fraterna collaborazione tra presbiteri e le loro comunitá parrocchiali, la città dì Mazara ha vissuto dei giorni di intensa spiritualità tra la cappellania dell’ospedale e le parrocchie di Cristo Re in San Martino e Santa Gemma Galgani, con i rispettivi parroci don Daniele Donato e don Franco Geraldo Caruso.

 

Il filo conduttore delle giornate è stata una frase dell’omelia di Papa Francesco dello scorso anno: “La misericordia di Dio non abbandona chi rimane indietro”. Dio cammina con i passi di ciascuno e per tutti si fa compagno di viaggio, viandante in Gesù risorto, sempre pronto a rianimare il cuore di chi, per svariate vicissitudini, è appesantito dalla quotidianità.

 

Sapere di vivere questa nostra vita in compagnia di Gesù non ci risparmia infatti dalle fatiche e dall’incertezza del tempo presente ma, confidando nella Misericordia di Dio, siamo chiamati a lasciarci avvolgere dalla gioia della risurrezione del Suo Figlio e permettere allo Spirito Santo di vivificare la nostra speranza.

 

La parrocchia di Cristo Re fino agli anni 70 abbracciava un vasto territorio della città di Mazara, ridimensionato a seguito dell’erezione canonica e del riconoscimento civile della nuova parrocchia di Santa Gemma Galgani che proprio Domenica scorsa, 11 aprile, festa della Divina Misericordia, ha aperto solennemente, con la Celebrazione Eucaristica presieduta da mons. Domenico Mogavero, la “Porta Santa” per le celebrazioni del 50º anno giubilare, con la possibilità, concessa dal Santo Padre Francesco, di poter lucrare l’indulgenza plenaria.

 

Il programma del triduo, prima nella parrocchia di Cristo Re e poi nella parrocchia di Santa Gemma, è stato abbastanza ricco di celebrazioni con i presbiteri che hanno fatto vita in comune. Appuntamenti singolari sono stati la veglia vocazionale per implorare dal Signore il dono di uomini e donne generose che sappiano ascoltare e rispondere alla chiamata del Signore con la testimonianza dei seminaristi della diocesi e la meditazione del Vescovo di Caltagirone, mons. Calogero Peri, colpito dal Covid-19 ad aprile 2020 dal tema: la misericordia: dalla sofferenza al giubileo.