“Chi l'ha visto?” ieri sera è tornato a parlare del caso di Denise Pipitone, e la bambina scomparsa da Mazara del Vallo nel 2004. Torna ad affrontare il caso dopo i giorni concitati delle segnalazioni della tv russa, e la farsa con Olesya.
Ieri nella trasmissione è intervenuta Piera Maggio, la mamma di Denise.
La donna dopo tanti anni torna a parlare della vicenda nonostante la delusione del caso russo: "la verifica andava fatta senza remore, al di là delle polemiche. Ovviamente il metodo che pretendevano io non lo accettavo, perché loro avevano il DNA ma pretendevano che io andassi in trasmissione a fare il teatrino cosa che non avrei mai potuto fare, mai mi sarei presta a questo", ha spiegato Piera Maggio.
Il programma “Lasciali parlare” in onda sul primo canale russo, un vero e proprio show trash ai limiti della farsa, aveva chiesto ai genitori di Denise di presentarsi in studio per fare il test del DNA in diretta accanto ad Olesya. Piera Maggio e Piero Pulizzi non hanno accettato e attraverso il lavoro dell’avvocato Giacomo Frazzitta sono riusciti a ottenere il gruppo sanguigno senza recarsi fisicamente in puntata. Poi i test sul sangue, rivelati in una discussa diretta della tv russa, avevano escluso qualsiasi legame familiare.
"Per accelerare i tempi abbiamo chiesto il gruppo sanguigno, su quello ci siamo battuti, io non potevo aspettare mesi con le rogatorie per sapere se la ragazza era mia figlia. A me interessava sapere solo se la ragazza russa era mia figlia, solo dopo abbiamo messo tutto in mano alla procura, se poi questa ragazza ha voluto sfruttare la situazione a noi non interessa" ha detto a “Chi l'ha visto?” Piera Maggio.
Dopo il caso della tv russa, Federica Sciarelli ha raccontato il metodo utilizzato da lei e dalla sua trasmissione: “Veniamo fuori da giorni in cui siamo rimasti frastornati. Io e Piera Maggio ci siamo sempre sentite al telefono. E su questa vicenda si è messo un punto. Abbiamo visto di tutto, le buste, le pretendenti madri e altro nella tv russa. Per chi conosce la disperazione di una madre a cui hanno rapito una figlia può capire come anche lei possa essere frastornata. Come ha detto Piera, tutte le segnalazioni vanno verificate ed è quello che è stato fatto. Però grazie a questa cosa di Olesya si è rimesso sul tavolo tutto, è successo qualcosa di importante. C’era stato un corto circuito e non se ne parlava più, adesso anche grazie a questa storia se ne parla”.