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04/05/2021 11:14:00

Trapani, cittadinanza onoraria agli agenti del Pietro Cerulli. La proposta della Uilpa

Conferire la cittadinanza onoraria agli agenti di polizia penitenziaria, in servizio alle carceri di Trapani, che il 10 marzo dell'anno scorso sono riusciti a gestire la violenta rivolta che ha coinvolto 200 detenuti. Una sommossa sedata, senza feriti, grazie alla professionalità, all'esperienza e alla preparazione degli uomini in divisa che alla fine sono riusciti a far desistere i reclusi. 

La richiesta che il sindacato Uilpa ha avanzato al sindaco Giacomo Tranchida. L'iniziativa è del segretario regionale Chicco Veneziano che ha inviato una lettera al primo cittadino, chiedendo che venga premiato l'intero reparto. Ecco il contenuto della missiva. 

“Illustre Sindaco, il Reparto di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale Pietro Cerulli di Trapani ha sostituto fino al 1965, il Castello della Colombaia. L'odierna struttura, progettata nel 1949 dall'architetto Giovanni Patti di Palermo e pronta nel 1958, occupa un'estensione di 92451 m². Fu inaugurato il 30 maggio 1965 alla presenza del guardasigilli Oronzo Reale. Da lontano 1965 le donne e gli uomini del Reparto di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale Pietro Cerulli di Trapani hanno assicurato con inalterata abnegazione, sacrificio invariabile e significativo valore, l’ordine e la sicurezza del carcere cittadino, che solidamente resiste, accompagnando con la sua autorevole e silenziosa presenza, la vita dei cittadini trapanesi. Le donne e gli uomini del Reparto di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale Pietro Cerulli di Trapani hanno gestito negli anni 90, processi di mafia, con la presenza di una sezione speciale, dove sono stati rinchiusi detenuti di cui al regime duro di cui all'art. 41 bis dell'ordinamento penitenziario. Da sempre, allora come oggi, le donne e gli uomini del Reparto di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale Pietro Cerulli di Trapani svolgono i compiti istituzionali previsti dalla legge assicurando l'esecuzione delle misure privative della libertà personale, garantendo l'ordine all’interno dell’istituto e tutelandone la sicurezza, partecipando alle attività di osservazione e trattamento rieducativo delle persone detenute. Realizzando, altresì, il servizio di traduzione e di piantonamento presso i luoghi esterni di cura econcorrendo all’espletamento dei servizi di ordine e sicurezza pubblica e di pubblico soccorso, compresi servizi di scorta e tutela del Capo della Polizia Penitenziaria e di altri importanti Magistrati impegnati nella lotta alla mafia. Le donne e gli uomini del Reparto di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale Pietro Cerulli di Trapani hanno imparato a sconfiggere la paura, a non cedere alle provocazioni, a non temere le sfide di una quotidianità imprevedibile. Infatti, il 10 marzo dello scorso anno, le donne e gli uomini del Reparto di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale Pietro Cerulli di Trapani sono riusciti a gestire senza spargimento di sangue una pesante rivolta che ha visto coinvolti oltre 200 detenuti, che hanno provocato centinaia di migliaia di euro danni, con il rinvio a giudizio di oltre 50 rivoltosi. In quella occasione, viste le immagini trasmesse da altre città, dove le rivolte hanno causato morti, feriti, evasioni in massa di detenuti, con pesanti ripercussioni per l'ordine e la sicurezza esterne, la cittadinanza trapanese impaurita ha potuto appurare il grande coraggio di donne e uomini del Reparto di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale Pietro Cerulli di Trapani, (compresi i pensionati del Corpo, che sino sono messi a disposizione come vedette a supporto dei colleghi) che hanno lavorato incessantemente per oltre 24 ore consecutive, fino a quando è stato ristabilito l'ordine, la sicurezza e la disciplina all'interno del carcere, affrontando l'evento critico anche a rischio della propria vita e onorando l’uniforme che indossavano. Inoltre da oltre un anno le donne e gli uomini del Reparto di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale Pietro Cerulli di Trapani stanno gestendo con grande determinazione la situazione della pandemia da sars cov 2, che all'interno di un carcere è più complicato governare, per via delle necessarie attività di sicurezza imposte. In definita, le donne e gli uomini del Reparto di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale Pietro Cerulli di Trapani nel corso dei decenni, muovendosi attraverso momenti indelebilmente impressi nella storia della nazione e nella memoria collettiva, senza mai sottrarsi al proprio dovere, hanno rappresentato e continuano a rappresentare la presenza dello Stato su un territorio che ha visto tra le proprie fila caduti per mano mafiosa, ma che hanno sempre certificato con silenziosa abnegazione e profondo senso di umanità, la diffusione dei valori di legalità e concorrendo al perseguimento della finalità rieducativa della pena come individuata dalla Costituzione, offrendo così un significativo apporto al progresso morale e civile della società. Siamo certi che Lei, nella qualità di Sindaco di Trapani, sempre vicino alla Polizia Penitenziaria, possa avanzare la proposta di conferire la “Cittadinanza Onoraria” alle donne e agli uomini del Reparto di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale Pietro Cerulli di Trapani, in conformità dell'art. 2 comma c, del vigente regolamento per la disciplina del conferimento della Cittadinanza Onoraria”, approvato con delibera C.C n.60 del 10 maggio 2013”