Le date sono importanti e quando succede, come in questo caso, vanno sottolineate: 7 maggio 2021, il Ministro della Cultura on. Dario Franceschini proclama Vibo Valentia, Capitale Italiana del Libro. Dopo un momento di felicità e vicinanza con gli amici di Vibo per il prestigioso risultato, la testa mi porta a quelle impietose classifiche de il Sole 24 Ore dove ogni anno, molta parte del sud_a classifiche lette al contrario si distingue per primato, e la domanda sorge spontanea: come hanno fatto?
Conosco Gilberto Floriani (direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese), per storie contigue a reti di festival al sud, che mai hanno preso realmente piede (l’idea visionaria fu di Francesco Durante che ci ha lasciati troppo presto) e so quanto hanno investito in questi anni nel loro territorio in progettualità e ragionando sempre in termini di Rete e di crescita dal basso per tramite di un libro. Premio in soldi a parte (500.000 €) questo ha dato conferma che la loro visione è stata aderente al territorio e premiante.
I dati del Sole 24 Ore sono fatti, e la cosa che più inquieta e che gran parte del Sud in questi anni è scivolato sempre più in basso, un abisso senza fine, e dove alla crisi economica cronica in questo ultimo anno il colpo di grazia lo ha dato la pandemia.
Nulla accade per caso, Vibo Valentia ha seguito un percorso istituzionale indicato, è al secondo biennio che ottiene il titolo di Città che Legge (CEPELL_MiC); il Sistema Bibliotecario Vibonese è una eccellenza territoriale in Calabria e questo ha dato credibilità al loro progetto e alla candidatura stessa. I commenti sui giornali a candidatura acquisita, sono tutti pressoché unanimi ovvero il progetto è stato premiato per diretta continuità su quanto realizzato in questi anni: tradotto, il lavoro e la serietà pagano.
Marsala ha iniziato un percorso in tal senso nel 2019 a giugno, per rispondere alle esigenze non più procrastinabili della Comunità tutta su temi e approfondimenti attorno alla materia Libro: chi scrive ne è parte in causa avendo di fatto sollecitato la precedente Amministrazione ad attivare in modo formale alcune progettualità ad hoc. E il percorso è stato veloce, considerato che poi ad inizio 2020 l’incontro con il COVID è stato paralizzante: ovvero il 22 novembre 2019 (n. progr. 1416 numero atto 260) è stato approvato con delibera di Giunta Comunale il programma nazionale Nati per Leggere, per bimbi 0_6 anni. Il 5 gennaio 2020 (n. progr. 1559 numero atto 29) fu approvato, sempre con delibera di Giunta, il Patto Locale per la Lettura come atto di indirizzo propedeutico poi alla candidatura a Città che Legge (biennio 2020_2021 del CEPELL_MiBACT) della città di Marsala. La sottoscrizione del Patto avvenne poi il 30 giugno 2020 e il 3 luglio il CEPELL annunciava le Città che avevano ottenuto il titolo, e Marsala c’era.
Questi passaggi formali, sono indispensabili per comprendere quanto lavoro c’è stato dietro per ottemperare quanto il legislatore chiedeva, e quanto lavoro ancora abbiamo tutti noi coinvolti davanti. Una Comunità come quella di Marsala, stesa su un territorio che in kmq è di gran lunga superiore a Milano, deve far fronte quando pensa a queste azioni a come renderle fruibili e fruttuose su questa dimensione enorme; questo percorso intrapreso dall’attuale Amministrazione Comunale in continuità con la precedente , è auspicabile che imposterà fin da subito azioni che saranno pilastri per un domani di crescita.
Il Patto locale per la Lettura, è il motore principale per le idee e iniziative di Città che Legge, e all’interno di questo ci sono eccellenze territoriali che vanno dal Parco Archeologico di Lilibeo a BiblioTP SBN (rete delle 28 biblioteche della provincia di Trapani), tutte le scuole o quasi del territorio tra Istituti comprensivi (6) Circoli didattici (2) e Istituti Superiori (5), tutte le librerie, molte associazioni e potrei continuare: la Biblioteca Comunale e Archivio Storico Struppa poi, come hub principe. La ricchezza è in questo breve elenco e la crescita passa solo attraverso un dialogo serrato tra privato e pubblico, non lo affermo io ma il legislatore nelle sue misure a riguardo di azioni di contenimento della povertà educativa e della dispersione scolastica.
Quella classifica de Il Sole 24 Ore, vede Trapani e la sua provincia non distante dai numeri di Vibo Valentia, ma nelle pieghe della lettura di quei valori resto convinto che chiarezza di idee e visioni possono portare lontano e forse anche ad una candidatura seria tra qualche anno. “Del resto se la gente legge, pensa meglio e quindi vive meglio”, e allora perché non provarci?
Queste poche righe sono un invito alla Politica tutta perché faccia la sua parte, a chi ha creduto fin da subito in queste idee e continuare a farsi parte attiva e propositiva, e quello che chiedo è un cambio di passo e di visione: questi mesi una cosa ci stanno insegnando che da soli tali si resta. Far fronte comune in nome di una crescita culturale dal basso pagherà col tempo e di questo stare insieme, l’urgenza e la necessità sta nelle cose.
Giuseppe Prode
Direttore Festival 38° parallelo_tra libri e cantine