Ci sono sviluppi sulle indagini circa il peschereccio Aliseo, che è stato mitragliato dai libici la settimana scorsa. Il pescherecchio è stato adesso posto sotto sequestro perchè i Ris devono fare delle analisi, per capire se è vero che i libici hanno sparato ad altezza d'uomo e non per avvertire, in aria, come loro sostengono.
Essendo tutto avvenuto in acque internazionali, la competenza delle indagini è della procura di Roma. Durante l'aggressione è stato ferito il comandante Giacalone, al quale importa poco del sequestro del peschereccio, in questo momento, perchè ha dichiarato che per lo spavento non intende più tornare in mare.
Questo è il racconto del timoniere , Girolamo Giacalone: "Prima ci hanno abbordato, tre militari armati sono saliti a bordo e poi si sono portati il nostro comandante a bordo della loro motovedetta. Quando il comandante è tornato a bordo, ci ha detto che gli hanno chiesto scusa. Ma scusa per cosa? Potevano ucciderci. È stato un miracolo, bastava qualche centimetro e ci uccidevano. I fori sono visibili sul vetro, su uno schermo e nelle pareti di ferro. Tornare in quelle acque per lavorare è impossibile, non ci sentiamo per nulla sicuri".