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11/05/2021 06:00:00

Campobello. Il mafioso pedofilo. Le raccapriccianti violenze ai bambini di Vincenzo Spezia

Bambini e bambine abusate sessualmente. Masturbazioni reciproche, violenze sessuali in aperta campagna o in case isolate. E’ qualcosa di abominevole quello che è successo a Campobello di Mazara tra aprile e giugno del 2020. L’orco è Vincenzo Spezia, 58 anni, figlio di Nunzio Spezia, storico boss di Campobello di Mazara e fedelissimo dei Messina Denaro. E' stato arrestato nei giorni scorsi.


L'accusa è pesante: violenza sessuale su dei bambini. Indagando proprio sulle coperture di Messina Denaro, i carabinieri hanno scoperto che Vincenzo Spezia avrebbe abusato di diversi bambini.
Vincenzo Spezia era da poco tornato in libertà, nel 2019. Fu arrestato, latitante, in Venezuela. Suo padre, Nunzio, è morto invece nel 2009.
Secondo le indagini sono diversi gli episodi di abuso e violenza, nel periodo compreso tra Aprile e Giugno 2020, con almeno tre vittime sotto i dieci anni, e una bambina non identificata.
Sono episodi raccapriccianti quelli intercettati dagli spyware a partire da aprile 2020. Episodi di violenza e molestie ai danni di bambini, da parte di Vincenzo Spezia. Tre i bambini finiti nella morsa dell’orco.


Cominciava con le conversazioni spinte, poi passava alle violenze.
In un’officina di Campobello Spezia è stato ascoltato mentre molestava un bambino di nove anni con argomenti troppo espliciti per un bambino di quell’età. “Ti masturbi sotto la doccia?” chiedeva Spezia al povero bambino. Allo stesso minorenne mostrava i genitali in aperta campagna. “Vedi così devi fare” mostrando i genitali al bambino. Nei giorni a seguire Spezia voleva portare il bambino a Tre Fontane, frazione di Campobello “così ti insegno come si fa”, intendendo la masturbazione. Spezia, secondo quanto emerso dalle intercettazioni, diceva al bambino di masturbarsi davanti a lui. E lo stesso mafioso si masturbava davanti al minore. In un’altra occasione, in aperta campagna, è Spezia mettere le mani sui genitali del bambino che urla: “mi fai male!”. Poi lo costringeva a farsi masturbare. Sono intercettazioni raccapriccianti, di un bambino che viene abusato sessualmente. Le urinate all’aria aperta, poi le palpate, poi le masturbazioni. Spezia diceva che gli avrebbe “insegnato” come funziona il rapporto sessuale. Poi la violenza più raccapricciante, con i dialoghi interamente intercettati. Spezia porta il bambino in aperta campagna e lì abusa completamente di lui. Nelle intercettazioni vengono registrate le urla di dolore del bambino, che nessuno può ascoltare. Violentato da un uomo che riteneva essere amico di famiglia. Spezia continua a dire al bambino che gli stava insegnando come fare sesso con le donne. Ad un bambino di nove anni. Poco dopo lo porta in casa, a Tre Fontane, per stare fuori da occhi indiscreti, e lo costringe ad un rapporto orale. Sono diversi gli episodi di violenza sessuale e intimidazione psicologica a praticare atti di autoerotismo che vengono riportati nell’ordinanza di custodia.

Altri tentativi di violenza sessuale sono stati messi in atto da Vincenzo Spezia nei confronti di un altro minore. Spezia, siamo a fine aprile 2020, si trovava con i due bambini. E ha tentato di costringerli, insistendo, a masturbarsi a vicenda: “Avanti, vieni qui toccaglielo”. Il secondo bambino però si rifiutava. Anche quest’altro bambino era finito nella morsa di Spezia, ma è riuscito non sottostare alle sue “attenzioni”. “Masturbiamoci, dai, escilo” diceva Spezia. Il bambino si rifiuta: “non voglio”.


Spezia riesce ad abusare sessualmente di una bambina di meno di dieci anni nel giugno dello scorso anno. Anche qui scene raccapriccianti. L’uomo porta la piccola dentro casa. “Se fai la bravina di faccino tanti regalini” dice l’orco mentre abusa della bambina. “No io voglio a mamma”.
Le indagini, sottolineano gli inquirenti, hanno evidenziato la “serialità e la brutalità delle condotte perpetrate da Spezia che in plurime occasioni ha condotto le giovanissime vittime in luoghi isolati e talvolta anche chiusi, nei quali le vittime sono state costrette a compiere e subire atti sessuali”. L’uomo, secondo quanto risulta dalle intercettazioni, avrebbe “abusato e approfittato delle giovanissime vittime,della loro minore età, delle loro fragilità delle loro inesperienze per assecondare i propri impulsi sessuali e ignobili perversioni”.