L’amministrazione comunale di Marsala si è insediata nel mese di ottobre, finito il primo periodo di rodaggio ci si aspettava qualcosa in più che riguarda proprio l’ordinario in città.
Il verde pubblico è completamente abbandonato, l’erba cresce alta e rigogliosa, ovunque. I problemi legati al comparto sono noti da anni, poche persone in servizio e tanto da fare ma dall’amministrazione Di Girolamo a quella attuale non è cambiato nulla, erbacce c’erano prima e erbacce ci sono adesso. Di Marsala si vorrebbe fare città di grandi eventi, l’ambizione è legittima ma è come invitare persone in casa e non fargli trovare un ambiente confortevole. Le strade continuano ad essere sporche, il decoro urbano rimane una speranza di chi è abituato al bello. La pandemia certo non ha aiutato, i soldi in cassa sono pochi, ma è come se dietro queste cose si nascondesse il fallimento di alcuni assessorati che guardano in alto ma non si rendono conto che in basso vive la città.
Il mercato del contadino, che si svolge la domenica mattina, ha perso la sua connotazione iniziale, è un insieme di poche bancarelle che alla rinfusa vendono qualcosa. Non ci sono politiche di sviluppo chiare e certe, si parla ancora di eventi come se l’assessore adesso sia diventato un perfetto party planner. Per non parlare delle politiche animaliste, anche quelle lasciate al palo della speranza che nel frattempo è morta, in bilancio non sono state stanziate somme per quella struttura che ospita cani e non peluche.
Ed è simpatico vederli tutti insieme in consiglio comunale gli assessori, che in maniera raffazzonata cercano di spiegare cosa stanno facendo.
Poteva essere migliore la squadra assessoriale di Massimo Grillo? Sì e di gran lunga se solo il sindaco avesse avuto coraggio, se avesse pensato davvero al meglio da schierare per la salvezza della città e non avrebbe ceduto alla politica della spartizione degli assessorati e delle caselle, che torneranno utili per le prossime regionali.
Se in città manca la pulizia, non c’è un verde pubblico all’altezza delle aspettative dei cittadini, se le strade sono piene di insidie, se la sicurezza viene a mancare, organizzare gli eventi è come togliere la polvere da sopra il mobile ma, questo, al suo interno continua a marcire.
Rossana Titone