Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
16/05/2021 04:00:00

Agricoltura: M5S, PD e Attiva Sicilia chiedono al ministro Patuanelli di non tagliare i fondi 

Il ministro dell'Agricoltura Stefano Patuanelli ha relazionato in Commissione Attività Produttive e UE all'Assemblea Regionale Siciliana. M5S, PD e Attiva Sicilia chiedono di non tagliare i fondi destinati agli agricoltori siciliani.

  “Siamo preoccupati per le parole espresse dal ministro per l’agricoltura Patuanelli in merito al taglio di fondi PSR per il Sud e la Sicilia. In un momento di crisi economica, un taglio di fondi al comparto agricolo della nostra regione sarebbe il colpo di grazia. Patuanelli lasci invariata almeno la dotazione finanziaria almeno per tutta la durata della programmazione in corso nel rispetto dei vigenti regolamenti comunitari. Si mantengano invariati i criteri di riparto del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Fondo FEASR) per gli anni 2021 e 2022”. A dichiararlo sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle Valentina Zafarana, Luigi Sunseri, Jose Marano, Nuccio di Paola e Ketty Damante a margine dell’audizione del ministro per le politiche Agricole Stefano Patuanelli in Commissione attività produttive e UE all’assemblea regionale siciliana. “Che ci siano delle Regioni del settentrione che vogliono cambiare i criteri di riparto del PSR - spiegano i deputati - per avere più fondi è legittimo, ma si tratta di una richiesta impossibile dal punto di vista tecnico dato che il periodo 2021-2022 è una proroga del ciclo 2014-2020 che non può certamente essere modificato in corso d’opera. Siamo fiduciosi sul fatto che il Ministro Patuanelli vorrà rivedere questa scelta o quantomeno inserire misure compensative. Confidiamo nell’accoglimento da parte del consiglio dei ministri delle proposte formulate oggi durante l'audizione in commissione all’Ars” - concludono i deputati.

Il ministro ha ribadito che la riduzione dei fondi è ben inferiore rispetto alle cifre circolate sui mezzi di informazione e che tra le regioni non si è riuscito ad arrivare a un criterio condiviso: sarà quindi il Consiglio dei ministri, su proposta del ministero dell’Agricoltura, a stabilire i nuovi criteri.

Angela Foti, deputata di Attiva Sicilia che ha presieduto l’audizione, ha voluto ribadire che “non è possibile togliere alla Sicilia un solo euro in un comparto così importante come quello dell’agricoltura. Ormai molti giovani stanno investendo sull’agroalimentare, scommettendo su coltivazioni non intensive, molte volte in biologico. Puntare alla modifica di un pilastro del Feasr senza unanimità e in un periodo transitorio risulta veramente incomprensibile. Il governo nazionale dice che vuole aiutare il Sud ma come pensa di farlo se poi riduce le risorse?”.

Anche Sergio Tancredi, deputato di Attiva Sicilia, è intervenuto per lanciare un appello a tutti i parlamentari siciliani e del Sud a fare fronte comune per evitare questo scippo. La Sicilia e il Sud non possono ricevere nessuna riduzione, anzi servirebbero più fondi: si è trattato di un anno drammatico per la pandemia, ma la crisi al Sud, che parte da un grande svantaggio, si sente molto di più che al Nord. Qui la gente fa fatica a mettere insieme il pranzo con la cena e finora gli imprenditori hanno ricevuto solo briciole dai ristori. E pensare che possano ricevere anche un euro meno li getta nella disperazione”.

La Commissione ha promosso una risoluzione, votata all'unanimità, da inviare al governo Draghi che dovrà entro il 21 maggio assumere d'imperio una decisione.

“Il futuro dell’agricoltura siciliana è legato alla capacità del governo regionale di difendere i fondi del Piano di sviluppo rurale. Musumeci alzi la voce per impedire che si cambino i criteri di riparto del PSR per gli anni 2021-2022 che per regolamento comunitario sono una proroga del ciclo 2014/2020 ”. Così Giuseppe Lupo capogruppo Pd all’Ars, insieme ai deputati Michele Catanzaro e Nello Dipasquale, a margine della commissione congiunta Unione Europea ed Attività produttive, nel corso della quale il ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli ha confermato che l’adozione di diversi criteri di riparto penalizzerebbe la Sicilia a vantaggio delle regioni del nord”.

“L’agricoltura siciliana non può perdere un solo euro, – ha continuato Lupo - per questo ho proposto insieme ai colleghi Catanzaro e Dipasquale una risoluzione per difendere fondi indispensabili per le imprese agricole siciliane”.
“Sarebbe una sconfitta per la Sicilia– aggiungono i deputati del PD - che penalizzerebbe ancora una volta l’agricoltura siciliana che da troppo tempo attende le risorse necessarie per uscire dalla crisi”.