Nella Giornata Internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia Marsala è stata oggetto della destra conservatrice, che ha tappezzato, nella via che accoglie due degli istituti superiori più popolati da studenti, manifesti contro il DDL Zan.
“Ciò che è successo ieri è inaccettabile, non possiamo permettere che nella nostra città e nella nostra società continui a diffondersi un sentimento d’odio e di razzismo verso il diverso – afferma Monica Genco Coordinatrice della Rete degli Studenti Medi Marsala – positivo il segnale degli studenti marsalesi e della collettiva in generale, condannando immediatamente l’atto ignobile. Il DDL Zan va approvato e le minoranze devono essere tutelate. La scuola è l’infrastruttura sociale fondamentale per scardinare le ingiustizie sistemiche e ripensare la nostra società in senso più libero e ugualitario. Violenta e irragionevole è la politica liberticida e oscurantista di certe associazioni o movimenti politici che si professano a favore della vita, ma ne disprezzano la peculiarità: cioè la differenza e la libertà di vivere.”.
"Noi come Rete degli Studenti Medi siamo e saremo sempre in prima fila per tutelare il diritto di tutti gli studenti e le studentesse di vivere la propria scuola nel migliore dei modi possibili. È necessario un cambio di rotta immediato che parta dai luoghi del sapere, con il coinvolgimento di associazioni e istituzioni, per promuovere una società libera dai tabù e basata sul rispetto reciproco, senza pregiudizi e senza restrizioni".
Questo il commento della segreteria comunale del Pd.
Per esprimere contrarietà nei confronti del DDL ZAN a Marsala, nella giornata contro l’omofobia e le discriminazioni d’identità si è consumato uno scempio trasudante d’ignoranza, pochezza culturale e bigottismo, scegliendo di proposito la scuola, come luogo per colpire pesantemente il simbolo della cultura, del progresso, dell’amore, della socialità, tutti principi fondamentali che devono abbracciare ed accompagnare le nuove generazioni.
Ma è stato proprio grazie al lavoro svolto nelle scuole che i giovani accettano l’amore in tutte le forme, sono educati alle differenze e pensano che “l’omofobia non è un insulto alla sessualità, ma è una bestemmia contro la parola amare”.
Per cui abbiamo la necessità di fermare i fomentatori d’odio perché quanto accaduto a Marsala è davvero grave e vergognoso, non possiamo permettere che si strumentalizzino i luoghi dediti alla cultura per attrarre maggiormente l’attenzione. E’ una follia! Si è persa ogni forma di buon senso.