Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
21/05/2021 06:00:00

Al via i lavori nel porto nuovo di Mazara. "Presto la nave per Pantelleria"

In principio fu la ‘Guizzo’ nave veloce della ‘Tirrenia’ – che copriva la rotta per Pantelleria in circa due ore – oggi si va un po’ più lenti ma è comunque un bell’andare, sperando che, stavolta il viaggio inaugurale previsto per i primi di giugno sia più fortunato del precedente storico.

 

LAVORI DI ‘ACCOGLIENZA’ – Sono stati avviati i lavori di adeguamento della banchina Mokarta del porto di Mazara del Vallo, nel Trapanese. L’intervento consiste nella posa di un nuovo scivolo e di tutte le attrezzature necessarie all’attracco in sicurezza dei traghetti per Pantelleria. “Ci avviciniamo – ha dichiarato in una nota inviata alla stampa – l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone - sempre più alla riattivazione del collegamento via nave tra Mazara del Vallo e Pantelleria. Ieri sono partiti i lavori, come da impegno che il governo Musumeci aveva assunto lo scorso febbraio. Dopo tanti anni di attesa – ha concluso Falcone – a giugno la linea per Pantelleria tornerà ad essere operativa per i cittadini mazaresi e per l’intera Sicilia occidentale”.

FINANZIATI 250 MILA EURO – I lavori sulla banchina ‘Mokarta’ del porto (nuovo n. d. a.) di Mazara del Vallo sono stati finanziati dalla Regione con 250 mila euro e dovranno concludersi entro quaranta giorni. “Le prove di ormeggio che avevamo condotto, alla presenza dell’assessore Toni Scilla, nei mesi scorsi – prosegue Falcone – ci avevano confermato che il ripristino della nave per Pantelleria era tecnicamente possibile.

MEGLIO ANCHE PER L’AMBIENTE – “Una scelta economicamente e logisticamente vantaggiosa, nonché sostenibile dal punto di vista ambientale per la riduzione di emissioni che tale linea più breve comporta. Nulla cambierà per il collegamento Trapani-Pantelleria che resterà invariato”. E, conclude l’assessore Falcone: “L’avvio della tratta non solo rappresenterà una svolta per il commercio e il turismo da e per le isole minori, ma anche un valore aggiunto per la portualità siciliana nel suo complesso, da sempre al centro dell’azione di governo».


IL PRECEDENTE – Era l’anno 2002 ed era il mese di luglio, quando accadde di vedere l’arrivo della ‘Guizzo’ – così si chiamava, ma era un traghetto veloce – la nave veloce della ‘Tirrenia’, data in gestione alla Siremar. Da allora di acqua ne è scorsa sotto i ponti del fiume Mazzaro (in realtà più fanghi e detriti che acqua) tant’è che ci sono voluti quasi vent’anni per riportare questo collegamento marittimo tra le due Città.

LE DIFFERENZE – Altra differenza, rispetto al passato, da ricordare è il fatto che l’approdo della nave non insisterà più nei pressi di piazzale Giovan Battista Quinci, ad oggi parecchio congestionato dal traffico cittadino, ma bensì al porto nuovo. Accedere da quest’ultimo, cui si arriva oggi sia dalla statale 115 da Trapani e Marsala, sia dall’autostrada A 29, è una svolta importante poiché i mezzi non attraversano più la Città ma arrivano direttamente al porto nuovo. Nel 2002, infatti, non era ancora stata ultimata ‘la sopraelevata’ famigerata opera pubblica che non finiva mai di essere terminata.

PROSSIMI PASSI – Si attendono adesso le prossime notizie sugli step da avviare per raggiungere l’effettiva attivazione della rotta: viaggio inaugurale, inizio effettivo e prenotazione biglietti. La stagione estiva è, infatti, praticamente iniziata e, prima si avranno notizie in merito, meglio sarà per i disastri economici legati ai mancati flussi turistici, causati dalla pandemia da Coronavirus.

 

Alessandro Accardo Palumbo
www.facebook.com/AlessandroAccardoPalumbo