Con la zona gialla in Sicilia ripartono le attività culturali. A Trapani riparte la stagione concertistica 2021 dell'Associazione “Amici della Musica” di Trapani. Si inizia domenica 30 maggio per poi concludersi venerdì 18 giugno. La stagione numero 68 vedrà l'Associazione tornare, dopo vent'anni, a realizzare i suoi concerti e spettacoli presso Cine Teatro Ariston a Trapani.
A Salemi, Segesta e Gibellina, invece, da giovedì 27 maggio a sabato 29 sarà il momento del “Festival Visioni Notturne Sostenibili. Notte di documentari con gli autori - settima edizione”. Sono tre le giornate in programma, con un fitto calendario di incontri e proiezioni in presenza ed in diretta streaming.
Giovanni De Santis, direttore artistico degli “Amici della Musica di Trapani”, finalmente, sembra uscire da un incubo. Finalmente c’è il ritorno della musica a Trapani.
Sì è un incubo ripetuto come se si fosse trattato di un sonno nel quale i sogni non hanno potuto albergare. E’ stato tutto molto sofferto e difficile, le organizzazioni musicali sono delle aziende che hanno bisogno di pianificare la propria attività e queste continue interruzioni hanno reso tutto difficile ma il verbo dello spettacolo è “The show must go on”, ci siamo riorganizzati e il 30 saremo sul palcoscenico. Si, c’è una duplice ricorrenza. Si inaugura il Teatro Ariston totalmente ristrutturato, grazie all’intraprendenza di Alessandro Costa, che è il suo titolare e poi noi celebriamo la riunione degli “Amici della Musica” dopo venti anni di assenza, quindi c’è una ragione di duplice felicità.
Una stagione quella degli “Amici della musica”, che è la 68^ e che è divisa in due parti.
E’ divisa in più parti. Questa è la coda della stagione invernale primaverile e quindi al chiuso. Poi si va con la stagione estiva, riprenderemo con la settimana della musica antica ad Erice e stiamo ragionando su attività da fare a Marsala, al Parco Archeologico.
De Santis che pubblico vi aspettate?
Io non vorrei essere frettoloso nelle valutazioni, ma dai riscontri che stiamo avendo pare che ci sia voglia di ritornare a fare vita sociale e ritornare ai concerti. Chiaramente dovremmo fare i conti anche con chi ha ancora paura a riprendere la vita sociale, ma sembra che stia andando bene, la prevendita ci conforta. Certo non saranno grandi numeri perché ci sarà sempre un pubblico limitato, in base al dpcm la sala potrà avere solo il 50% del pubblico.
Con Giuseppe Maiorana, invece, direttore artistico di Belìce EpiCentro della Memoria Viva parliamo del “Festival Visioni Notturne Sostenibili”, iniziato ieri e che continuerà fino a Sabato 29 maggio. Cosa succede tra Segesta, Salemi e Gibellina e soprattutto, cosa succede finalmente dal vivo.
Io spero che si possano svolgere queste tre giornate del "Festival Visioni Notturne Sostenibili". Festival che giunge alla sua settimana edizione e che aggiunge la tappa di Segesta e che vuole far riflettere su delle tematiche che ogni anno il festival pone, quest’anno la tematica della comunità, dei teatri e delle culture. Noi cerchiamo di organizzarlo e presentarlo attraverso tre talk con degli ospiti che ci verranno a trovare in questi tre giorni. La modalità dei talk: una parte in presenza e una parte in streaming. Per chi non potrà essere in presenza, abbiamo delle riduzioni dei posti a causa dei divieti anticovid, abbiamo immaginato la doppia fruizione. Per le proiezioni ci sarà una piattaforma dedicata dove ci si potrà prenotare e verrà rilasciato un accesso per le proiezioni dalle 22 in poi. Per quelle in presenza invece abbiamo dei posti minimi. A Salemi abbiamo una trentina di posti, a Segesta un centinaio. Dobbiamo essere molto attenti, deve essere un buon inizio ma non dobbiamo fare folla.
Maiorana, rispetto all’iniziativa degli “Amici della Musica” che tornano a fare musica a Trapani, qui è più intrigante l’idea che ci sia una comunità che in realtà torna a confrontarsi. Questa comunità si ritrova con le ossa rotte per quello che ha passato, è una delle più colpite tra le categorie, quella del lavoro culturale. Questa comunità in che condizioni si ritrova?
Come si ritrova, io penso che sia una comunità che ha voglia di rimettersi in gioco. Siamo stanchi di troppi divieti e credo che saremo molto attenti nel partecipare e nel fruire la cultura a 360°, perché siamo stati privati degli spazi vitali per la produzione e la visione del mercato, parlo dei cinema, dei teatri e dei musei. Credo che la comunità, anche se sembra non sia interessata, ha tanta voglia di partecipare e di essere presente. Vedo che c’è un grandissimo interesse nel partecipare, ma ahimè sarà costretto a non ammettere tutti, questo mi dispiace, vorrei dare l’opportunità a tutti. Alcuni nostri ospiti non potranno essere in presenza per motivi di spostamenti vari, ma abbiamo delle presenze e credi che sia opportuno godere di queste presenze anche a distanza. Ricordo per prenotare sul sito www.visioninotturnesostenibili.it.