Una polemica infinita. Ogni giorno, o quasi, si arricchisce di un nuovo capitolo, ov vero dell'ennesiamo attaccato. Da un lato il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida, dall'altro l'onorevole Eleonora Lo Curto. L'ennessimo scontro ruota attorno al teatro Pardo. Ecco la nota di Lo Curto.
“Durante la seduta del Consiglio comunale di Trapani in data 31 maggio 2021 è stato discusso il piano triennale delle opere pubbliche. In tale occasione, con la presentazione di un emendamento, veniva reso pubblico un finanziamento di 423 mila euro con trasferimento statale, grazie al quale l’amministrazione procederà al restauro del teatro Pardo sito all’interno del Conservatorio Scontrino. La consigliera Anna Garuccio in tale occasione ha chiesto all’Amministrazione se tale finanziamento si aggiungesse o si sostituisse a quello precedentemente ottenuto dal Luglio Musicale trapanese pari a 231 mila euro attraverso la partecipazione al bando regionale Teatri di Sicilia. La risposta del sindaco Giacomo Tranchida è stata per l’ennesima volta imbarazzante. Egli infatti ha risposto alla consigliera Garuccio che il finanziamento di 231 mila per il teatro Pardo era un bluff. Queste dichiarazioni sono estremamente sconcertanti e inquietanti. Non si capisce se Tranchida “c’è o ci fa”. Il finanziamento esiste e sarà erogato, sono infatti 42 i teatri siciliani che, per una dotazione di circa 7,7 milioni di euro, saranno ammessi a finanziamento. Se il sindaco si fosse dato pena di informarsi (o lo avesse fatto lo stesso consigliere delegato dell’Ente musicale Giurlanda) avrebbe scoperto che per un problema di rendicontazione dal FSC le risorse sono confluite nel POC. La giunta Musumeci ha rimodulato il POC la scorsa settimana. È l’ennesima cantonata e caduta di stile che ormai contraddistinguono Tranchida nei rapporti con la Regione di cui dovrebbe vergognarsi e per cui farebbe bene a chiedere scusa anche al Consiglio comunale e alla città tutta. È inaccettabile la sua incapacità di costruire un rapporto istituzionale improntato al rispetto, al contrario preferisce attaccare la politica regionale salvo essere smentito per le bugie che come sempre hanno le gambe corte. È bastata una telefonata al dipartimento regionale competente per avere chiarezza e soprattutto comprendere che Tranchida continua nel suo ineffabile e ingiurioso modo di precedere”.
Adesso parola a Tranchida.