Le Orestiadi di Gibellina, in collaborazione con l’Associazione Culturale Scena Aperta di Palermo e il sostegno del Comune di Gibellina, promuovono la quarta edizione del Premio #cittàlaboratorio, con lo scopo di valorizzare i giovani autori, registi, coreografi, attori under 35 e i diversi linguaggi della scena teatrale siciliana.
Ecco i nomi dei vincitori selezionati all’unanimità dalla giuria composta da Roberto Giambrone, Rosa Guttilla, Guido Valdini, Enzo Venezia e Alfio Scuderi al termine delle selezioni che si sono svolte a Palermo i giorni 28 e 29 maggio, nel corso delle quali i partecipanti hanno potuto mostrare dal vivo i 12 studi della durata di dieci minuti ciascuno:
Premio #cittàlaboratorio 2021 giovani artisti siciliani - Città di Gibellina va a Alessandro Ienzi - Associazione culturale Raizes con “MY NAME IS PATRICK ZAKI - 45 DAYS” di e con Alessandro Ienzi (drammaturgia originale), che riceverà: 3.000,00 euro (oltre iva 10%) per presentare un’anteprima del lavoro alle Orestiadi di Gibellina (luglio 2021).
Per l’impegno politico e civile mostrato nella scelta di raccontare una storia drammatica così tristemente attuale (quella del ricercatore egiziano dell’Università di Bologna rinchiuso da quindici mesi per le sue idee nelle carceri del suo Paese), nell’ambito della lotta per il riconoscimento dei diritti umani spesso negati nel mondo. Il progetto ben coniuga narrazione e teatro, attraverso documenti e invenzione drammaturgica che fanno immaginare un interessante sviluppo scenico. Esso, inoltre, appare in linea con lo spirito mostrato in questi quarant’anni delle Orestiadi di Gibellina, che hanno sempre avuto uno sguardo particolarmente attento alle culture del Mediterraneo, fra tradizione e contemporaneità.
Menzione speciale #cittàlaboratorio 2021 giovani artisti siciliani - Città di Gibellina a Salvatore Cannova con “Ezechiele 43,11 / Italia” di Salvatore Cannova con Irene Cangemi, Noemi Scaffidi, Giuseppe Lino, Francesco Raffaele
(drammaturgia originale) che riceverà: 2.000,00 euro (oltre iva 10%) per presentare un’anteprima del lavoro alle Orestiadi di Gibellina (luglio 2021).
Per la visionarietà e l’originalità del linguaggio usato nell’immaginare un apocalittico futuro, che ci porta, soprattutto dopo questo periodo così terribile vissuto da tutti, ad interrogarci più a fondo sul senso della vita sociale, dei rapporti di convivenza e coesistenza civile. Con l’ausilio di fonti letterarie, storiche e mitiche, il progetto intende rimettere in gioco il senso profondo dell’esistenza minacciata in primo luogo dall’uomo stesso.
La giuria inoltre decide di segnalare due interpreti che hanno colpito per le rispettive prove d’attore: Paride Cicirello per DISIU D’AMURI e Chiara Gambino per NEL NOME DI MARIA