Un team internazionale di ricercatori delle università di Palermo, Potsdam, York, Islanda, Cambridge e del Museo di Storia naturale di Londra, hanno trovato il Dna degli elefanti nani che vivevano in Sicilia circa 19 mila anni fa.
Nello specifico, gli scienziati hanno lavorato su un pezzo di osso petroso che conserva meglio il Dna rispetto ad altre parti dello scheletro.
I resti studiati appartengono alla collezione del museo palermitano "Gaetano Gemmellaro", lo scienziato che trovò resti di elefanti nani in occasione di scavi effettuati tra il 1868 e il 1870 nella Grotta dei Puntali. Grazie a questi resti si è riusciti a ricostruire diversi scheletri.