E' un 'ordinanza, quella firmata dal sindaco di Trapani Giacomo Tranchida, che delinea due categorie. Da un lato, i figli. Dall'altro, i figliastri.
I figli sono gli artisti che, “protetti” dal Comune, potranno fare le prove e soprattutto mettere in scena le opere inserite nel cartellone estivo del Luglio musicale di cui il sindaco è presidente.
Per loro è stata realizzata una zona blindata. I figliastri, invece, sono i titolari delle attività commercianti che insistono nella zona della villa comunale. Per tutelare, musicisti, cantanti e affini, che dovranno esibirsi al teatro ricavato tra i viali alberati dei giardini pubblici, Giacomo Tranchida, con il suo provvedimento, ha impedito ai commercianti di organizzare serate con musica live e altri spettacoli di intrattenimento per non disturbare gli artisti del Luglio.
E così mentre gli altri commercianti che lavorano nelle altre zone della città possono fruire di agevolazioni, in particolare del suolo pubblico, concesso anche in maniera esagerata, quelli di villa Margherita devono fare i conti con la scure dei divieti che comportano danni economici rilevanti.
Ma ad essere “colpiti” sono anche i gruppi locali che si guadagnano da vivere esibendosi nei locali della Movida, intrattenendo i clienti.
Gli accordi già presi con gli esercenti-figliastri sono saltati.
“Questa ordinanza – dichiara Paolo Genovese, titolare della gelateria La Cremolosa, nonché referente delle attività commerciali di viale Regina Margherita – ci ha distrutti. Sono saltate 28 serate. Sono andati in fumo, in media, 500 euro di ricavi a serata. Ma la cosa ancora più grave è che noi avevamo già programmato tutto, assumendo più personale, realizzando pedane per le band e altri accorgimenti. Avevamo anche pagato la Siae. Mi pongo una domanda: ma Tranchida è il sindaco del Luglio o dei trapanesi?”.
Genovese ha anche avuto un incontro con il primo cittadino. “Proprio così – conferma – ma è stato un buco nell'acqua perchè l'ordinanza era già pronta”. Frattanto, circola la voce, assai insistente, che gli artisti non vogliono fare le prove di pomeriggio perchè c'è troppo caldo. Meglio la sera, quindi. Poco importa se la stagione estiva per i commercianti della zona è compromessa. Gli altri esercenti della zona si dichiarano “delusi e amareggiati da questa Amministrazione”, ma preferiscono non aggiungere altro. Un silenzio, il loro, assai rumoroso.