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30/07/2021 04:00:00

Trapani. In piazza per chiedere il riconoscimento del diritto all’Eutanasia Legale

 Sono scesi in piazza le democratiche e i democratici di Trapani per chiedere il riconoscimento del diritto all’eutanasia. “E’ un atto dovuto!”, hanno detto con forza.
La considerano una lotta civica, perché ritengono sia opportuno garantire anche nel nostro paese questo diritto.


Occorre riconoscere, dicono, questo diritto anche a tutte le persone con patologie irreversibili - che procurano dolori intollerabili - ed ai pazienti impossibilitati ad assumere autonomamente un farmaco (a causa di SLA, di una tetraplegia….).
Queste persone, oggi nel nostro Paese, non hanno la possibilità di scegliere né di chiedere un aiuto medico attivo per la morte volontaria.
Si tratta di una sofferenza insopportabile, e, per certi versi anche gratuita, non solo per i pazienti, ma anche per coloro i quali (familiari, amici, conoscenti) sono impossibilitati ad aiutarli ed a rispettare le loro volontà.

In questi giorni si stanno raccogliendo le firme per un referendum che si terrà a settembre.
Si dovrà rispondere affermativamente al quesito: “ Volete voi che sia abrogato l’art. 579 del codice penale (omicidio del consenziente) approvato con regio decreto 19 ottobre 1930, n. 1398, comma 1 limitatamente alle seguenti parole «la reclusione da sei a quindici anni.»; comma 2 integralmente; comma 3 limitatamente alle seguenti parole «Si applicano»?


Il quesito referendario si pone l’obiettivo di introdurre l’eutanasia legale tramite l’abrogazione parziale dell’art. 579 c.p. che punisce l’omicidio del consenziente, lasciando chiaramente intatte le tutele per le persone vulnerabili, i minori di 18 anni, le persone che non sono in grado di intendere e volere, quelle il cui consenso è stato estorto, e si propone di introdurre nel nostro Paese il diritto all’aiuto medico alla morte volontaria.
In questo modo verrà riconosciuta la possibilità di scegliere un fine vita consapevole, controllato e sereno.
Ammalarsi fa parte della vita. Come guarire, morire, nascere, invecchiare, amare. E’ uno degli slogan della campagna referendaria.

I firmatari dell’appello del Partito Democratico, ritengono che non sia più tollerabile vedere esseri umani sofferenti, con malattie inguaribili o in situazione vegetativa, privati della loro dignità.


Da parte nostra non ci rimane che aggiungere che si tratta di un dovere etico, prima ancora che politico, rispondere positivamente all’appello, riconoscendo a queste persone il diritto inviolabile di morire in maniera dignitosa.
Occorre, anche in questa occasione, avere il coraggio di prendere una posizione e difenderla.
Le buone leggi servono alla vita: per impedire che siano altri a decidere per noi.


Tra i firmatari dell’appello Valentina Villabuona, Presidente assemblea provinciale Pd le due consigliere comunali di Trapani del PD Marzia Patti e Giulia Passalacqua, Pietro Giangrasso, Segretario Circolo Pd Isole Egadi, Davide Gallina e Simone Crapanzano dei Giovani Democratici Trapani.
Non si tratta di diminuire le morti, ma solo di diminuire le sofferenze umane.

Franco Ciro Lo Re