Dopo la chiusura della fase congressuale conclusasi con la conferma a segretario nazionale di Nicola Fratoianni e dopo lo svolgimento dell'assemblea nazionale che ha deliberato l’opposizione al governo Draghi, iscritti e simpatizzanti di Sinistra Italiana, in raccordo con Tino Magni (responsabile nazionale dell'organizzazione), sono tornati a confrontarsi con l’obiettivo diprogrammare un’iniziativa politica forte per cercare di trovare soluzioni ai problemi del territorio, alcune delle quali vere emergenze, presenti nel territorio: economia, lavoro, ambiente, salute, legalità.
"Come forza di sinistra intendiamo offrire un importante contributo di idee e di impegno - scrivono i responsabili del partito trapanese - affinché nei governi locali si metta al primo posto la tutela del cittadino. In questa direzione riteniamo pertanto necessario che la discussione ed il dibattito debbano svolgersi anche al di fuori del perimetro politico guardando al mondo dell’attivismo, dell’associazionismo e del volontariato. In questa fase, in attesa che si completino le operazioni di tesseramento, abbiamo deciso di costituire un coordinamento provvisorio, composto da iscritti e simpatizzanti, che gestirà il partito sino allo svolgimento della prima assemblea provinciale in cui saranno eletti gli organismi statutari".
Il coordinamento provinciale provvisorio è così composto: Marinella Adamo (Mazara del Vallo); Angelo Alonzo (Calatafimi);
Vincenza Anselmo (Mazara del Vallo); Fabrizio Bocchino (Trapani); Roberto Cascio (Alcamo); Alessandro Evola (Mazara del Vallo); Francesco Messina (Campobello di Mazara); Francesco Tranchida (Mazara del Vallo); Vincenzo Zerilli (Marsala).
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“In Sicilia 4 deputati dell'assemblea regionale e una senatrice sono passati da Italia Viva alla Lega. Sinceramente? Non mi sorprende. Da tempo abbiamo a che fare con trasformisti e opportunisti in politica. E la storia di questi soggetti parla da sé.”
Lo scrive su Facebook il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.
“Soprattutto, non mi sorprende perché da mesi - prosegue il leader di SI - Renzi e il suo partito stanno facendo prove tecniche di alleanza con la destra: dall'aver riportato Brunetta, Gelmini e Giorgetti al governo con Draghi, al sabotaggio del ddl Zan.”
“A questo punto - conclude Fratoianni - cambia poco a quale Matteo si sia giurata fedeltà. Il disegno è evidente a chiunque. Non facciamoci prendere in giro. Questa gente non ha nulla a che fare con il campo progressista, figuriamoci con la sinistra.”