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17/08/2021 06:00:00

Scienziati di fama internazionale al Premio Pino Veneziano di Selinunte

 E’ giunto alla sua diciassettesima edizione il Premio Pino Veneziano, che si terrà  Selinunte dal 19 al 21 agosto, organizzato dall’associazione Selinunte Cunta e Canta.

 

MA CHI ERA PINO VENEZIANO?

 

Era un poeta popolare che, negli anni ’70, gestiva una di quelle terrazze sul mare meta di buongustai, amanti delle antiche rovine della Sicilia Greca e di una natura ancora incontaminata.

Era anche un cantautore. E il suo palcoscenico era tra i tavoli del suo ristorante, dove lo ascoltavano tutti. Perfino Lucio Dalla e Fabrizio De Andrè rimasero incantati dalla sua voce.

Non era interessato al successo commerciale. Pubblicò un solo disco, nel 1975, la cui presentazione fu scritta dal poeta dialettale siciliano Ignazio Buttitta. Ne rimase affascinato anche il poeta argentino Jorge Luis Borges che, ormai cieco, si commosse dopo aver ascoltato le sue canzoni e volle toccargli il viso.

Contro la mafia, cantava l’amore, la ribellione e la difesa della natura.

 

L’EVENTO CON STEFANO MANCUSO

 

Il direttore artistico del festival è Gaetano Savatteri, giornalista del Tg5 e scrittore (suo il libro Quattro indagini a Màkari, da cui trae origine la nuova serie televisiva con Claudio Gioè, diretta da Michele Soavi).

Il festival vedrà il suo momento centrale nella serata del 20 agosto alle ore 20,45, nel cuore del Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa, dedicato a “Vincenzo Tusa”.

Qui, nello scenario pittoresco delle rovine dei Templi Greci, verrà conferito al neurobiologo-vegetale Stefano Mancuso,  il XVII° Premio Pino Veneziano.

Il professore dell’università di Firenze ha origini siciliane ed è stato inserito dal settimanale New Yorker nella prestigiosa classifica dei “world changers”, gli uomini che cambieranno il mondo.

Mancuso ci parlerà del mondo vegetale attraverso una nuova visione che ristabilisce il profondo rapporto tra l’uomo e le piante oggi smarrito.

Ed è proprio questo il filo rosso che lega uno scienziato tra i più acuti e autorevoli del nostro tempo ad un cantastorie di una borgata marinara con la seconda elementare. È l’amore per la natura e la lotta in sua difesa per un modello di sviluppo senza sfruttatori e predatori.

Gli studi di Mancuso e i testi di Pino s’incontrano nella canzone lu Sicilianu, dove Pino gridava che le industrie avrebbero solo inquinato e ucciso la nostra terra. Nello stesso modo, se Mancuso suggerisce un’organizzazione non verticistica o gerarchica ma diffusa e orizzontale, Pino diceva “Un sulu patri avemu ed è lu suli tutti l’avutri nun su’ patri ma su’ patruna”.

 

DALLE PARTI DI MAKARI

 

Il 19 agosto alle ore 21:00 nello spazio espositivo a cielo aperto Pensiero Contemporaneo, che si trova all’ingresso principale del Parco Archeologico di Selinunte e costituisce un avamposto della Rete Museale e Naturale Belìcina, si potrà assistere ad un altro evento: Dalle Parti di Màkari.

Qui Nino Cangemi intervisterà Gaetano Savatteri e si parlerà dei racconti di Màkari, che fotografano una Sicilia nuova, lontana dagli stereotipi e dai luoghi comuni che descrivono la nostra terra come immutabile e irredimibile, con la voce narrante di Ignazio Enrico Marchese.

 

 

IN VIAGGIO VERSO LA LUNA

 

il 21 agosto ore 21,00, all’ingresso lato Triscina del Parco Archeologico di Selinunte, a guidarci in un incredibile viaggio verso la luna, attraverso immagini, storie e aneddoti poco noti al pubblico, sarà lo scienziato agrigentino Tommaso Parrinello.

L’astrofisico dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) che – insieme a Lia Rocco e Angelo Costanza – ci racconterà di una straordinaria avventura umana svolge un’intensa attività di divulgazione scientifica soprattutto presso le scuole ed il responsabile delle missioni satellitari Aeolus e CryoSat focalizzate allo studio degli effetti del riscaldamento terrestre sui cambiamenti climatici.