Alla scoperta di Capo Granitola a pochi passi da Mazara del Vallo. Un racconto per testo e immagini fatto da Gianluca Serra, 41 anni, funzionario dell'Unione Europea che vive e lavora a Strasburgo, dopo aver prestato servizio per diversi organismi internazionali in vari Paesi stranieri fra cui l'Afghanistan, la Somalia e la Georgia.
Ha scritto due libri che raccolgono i risultati delle sue ricerche su quel territorio, condotte in oltre quindici anni.
Sono opere autoprodotte alle quali l'autore affida la narrazione di quella zona "col triplice intento di per farne cogliere l'identità profonda, preservarne la memoria storica e promuoverne la tutela", dice. Due i volumi.
"Viaggio a Capo Granitola" (Quick Service, Trapani, 2021, 196 pagine, 20 euro) è un saggio che "raduna fonti di varia natura che offrono al lettore una narrazione interdisciplinare che si fa viaggio di conoscenza verso il territorio costiero di Campobello di Mazara, fra percorsi simbolici e topografie reali.
Il libro, impostato graficamente come un taccuino di viaggio, contiene una sezione illustrata con preziosi carboncini realizzati dal maestro Pietro Asaro", sottolinea. E poi "Le tonnare di Capo Granitola e Sciacca. Il ritorno della memoria" (Melqart Communication, 2021, 396 pagine, 25 EUR) è un saggio che colma una lacuna esistente nella letteratura sulle tonnare cosiddette. "di ritorno" che venivano calate lungo la costa sud-occidentale della Sicilia". "Accompagnato da quasi un migliaio di immagini, in larga parte inedite e d'epoca, il volume tratta in modo interdisciplinare e seducente di storia, economia, uomini, cultura materiale e tradizioni legate alla pesca del tonno fra Capo San Marco (Sciacca) e Capo Granitola (Mazara), dall'epoca moderna sino ai primi anni Settanta del Novecento. Il libro contiene anche le preziose foto e la traduzione del diario tenuto dall'etnomusicologo Alan Lomax durante la sua visita, nel luglio del 1954, presso le due tonnare", osserva Serra. (ANSA).