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30/08/2021 06:00:00

La Sicilia in giallo e il fallimento della politica

 Da oggi la Sicilia è in zona gialla, al di là di cosa cambia, pochissimo in effetti, c’è un dato inconfutabile dal quale bisognerebbe partire: la politica regionale ha fallito.


Nello Musumeci fa appello ai no vax, chiede a Roma, l’assessore Ruggero Razza, l’obbligo vaccinale, poi spuntano reparti come fossero funghi ma manca il personale medico.
Il contagio cresce e nell’ordine la colpa è: dei turisti, dei siciliani che non rispettano le regole, degli assembramenti, di Barbapapà.

Strano che anche per questo Musumeci non abbia chiesto al governo nazionale lo stato di emergenza, perché dietro i vuoti enormi dell’esecutivo regionale c’è sempre un correre a Roma quando le responsabilità sono tutte locali.
Un esempio? Gli incendi. La colpa è dei criminali che dolosamente appiccano i roghi, ed è vero, ma come mai la Regione non ha preventivamente stilato un Piano di prevenzione?
Quando Musumeci si trova stretto nella morsa delle responsabilità trova subito le colpe nello lo sciacallo di turno e la frase di rito è: “Il momento è difficile”.


La pandemia è scoppiata nel 2020, in Sicilia ci sono chiusure dal marzo 2021 con le relative restrizioni, gli ospedali sono stati convertiti da oltre un anno e mezzo, i cittadini subiscono disagi fortissimi, non ci sono medici, infermieri, non c’è un piano serio che rafforzi la medicina territoriale. Ma anche in questo Musumeci e Razza saranno bravissimi a gettare la palla delle colpe in capo ad altri.
L’emergenza sanitaria da Covid-19, seppure improvvisa per tutti, ha scoperto le falle di una politica incapace a gestire le emergenze, anche la Sicilia dovrebbe avere un piano pandemie aggiornato e invece in ordine cronologico l’ultimo risale al 2009, non ci ha pensato l’ex assessore Baldo Gucciardi a realizzarne uno nuovo e non ci ha pensato nemmeno Razza. Tutto lasciato al caso, per i credenti in mano di Dio. In Sicilia si naviga a vista.


Per la politica regionale che governa la colpa è sempre degli altri, una serie di autogol che difficilmente vedranno Musumeci riconfermato governatore, candidatura a parte.
La Lega e Fratelli d’Italia chiedono un cambio di nome alla presidenza, tace in questo momento Forza Italia, il cui silenzio però parla e questi errori verrano presentati insieme al conto. In questa estate che sta per concludersi i controlli non ci sono stati, gli assembramenti sono stati i benvenuti, perché significavano economia per l’Isola ma oggi a pagarne il prezzo è sempre la Sicilia.

C’è una responsabilità? Si ed è politica, l’incapacità a gestire i flussi turistici, mancanza assoluta di controlli. Musumeci non vada alla ricerca di colpevoli, guardi al suo di governo e lì troverà le responsabilità.