Al caro energia cui gli italiani si apprestano a far fronte con le bollette di luce e gas in questo inizio di autunno, si aggiunge anche l'aumento record dei carburanti.
I prezzi alla pompa della benzina e del diesel sono cresciuti gradualmente durante tutto il periodo pandemico, ma ora si è arrivati a toccare quote massime che non si verificavano dall'ottobre 2014 (+20%) per la benzina e dal maggio 2019 per il gasolio.
Nell’ultima settimana la benzina ha toccato quota 1,673 euro al litro, in rialzo di 8,58 centesimi, mentre il diesel è arrivato a 1,519, in rialzo di 6,58 centesimi. Aumenti ancora più sostanziosi se si prendono in considerazione i prezzi in modalità servito: 1,816 per la benzina, 1,670 per il diesel.
L’Unione dei consumatori calcola che gli aumenti sui carburanti costeranno 275 euro per la benzina e 237 euro per il diesel l’anno per ogni autovettura e chiede al governo di ridurre le accise. Preoccupata anche Coldiretti che teme «l’effetto valanga sulla spesa» considerando che l’85% dei trasporti merci, sottolinea l’associazione, avviene su strada.
Intanto, l’Agenzia internazionale dell’Energia ha chiesto alla Russia di aumentare le forniture di gas all’Europa per mitigare la crisi energetica: «Questa è anche un’opportunità per la Russia per rimarcare il ruolo di fornitore affidabile per il mercato europeo», spiega l’Aie. La russa Gazprom è infatti accusata di aver ridotto le forniture contribuendo così all’impennata dei prezzi, e causa del caro-bollette.