Prenderà il via venerdì 24 settembre la settima edizione della Festa FedEricina, la manifestazione rievocativa dell’arrivo di Re Federico III di Trinacria/Sicilia e la moglie Eleonora D’Angiò, nell’antico borgo di Erice. La manifestazione si svolgerà in tre giornate e continuerà fino a domenica 26 settembre con un programma ricco di eventi alle Torri del Balio e per le vie del borgo.
Alle Torri del Balio ogni giorno, si svolgerà il tipico villaggio medievale con i mercanti, gli artigiani, i cavalieri, i popolani, i suoni, gli odori ed i sapori del medioevo, l’accampamento con gli sport medievali, spettacoli. Sarà coinvolto inoltre l’intero borgo di Erice, con sfilate itineranti che da Porta Trapani arriveranno fino alle Torri del Balio con musici, sbandieratori, e le strade addobbate con bandiere dai colori del regno di Trinacria. Tra le vie, ci saranno i musici e sbandieratori “Real Trinacria” Trapani-Erice, i tamburini trapanesi “Trinacria” e i tamburi “Sicularagonensia” di Randazzo.
Quest’anno saranno presenti due gruppi di artisti importanti nel settore medievale: “I Diavoli Rossi”, che arrivano dalla provincia di Chieti e la “Compagnia del Gufo” della provincia di Siracusa, che hanno girato l’Europa portando la tradizione storica siciliana. A questi gruppi si aggiungono i “Cavalieri delle Torri Neri” e “Laberna” di Enna.
Tante le novità per l’edizione 2021: la Notte Medievale, in programma sabato 25 settembre, a partire dalle ore 21.30, nel teatro dei giardini delle Torri del Balio, a Erice: una notte di spettacoli con acrobati, sbandieratori, artisti del fuoco, musici e racconti medievali.
Lungo le vie e i cortili del borgo per tutta la durata della manifestazione sarà allestita una suggestiva mostra di abiti medievali riprodotti fedelmente dall’artista Ignazio Rondone del gruppo “Conte Cutelli” di Valledolmo.
Nel pomeriggio della domenica 26 settembre, alle ore 18.30 si giungerà davanti al Real Duomo di Erice con Re Federico III di Trinacria e consorte, le guardie e i cavalieri, i nobili e i popolani di Erice che renderanno omaggio alla Vergine Maria, celeste patrona degli ericini.
****
Il docufilm "Centootto" - Sarà proiettato a Mazara del Vallo (Trapani), sabato 25 settembre, per la prima volta in pubblico, il docufilm “Centootto”. Prodotto da Fai Cisl e Confronti, l’opera narra la vicenda dei 18 pescatori mazaresi sequestrati in Libia nel 2020. Al centro del racconto, di 50 minuti, le testimonianze di alcuni pescatori e dei loro famigliari, del Sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci, e dell’armatore Marco Marrone, proprietario del Medinea, uno dei due pescherecci rimasti coinvolti nella drammatica vicenda. Il sequestro avvenne il primo settembre 2020, a 40 miglia da Bengasi, in acque internazionali, e si concluse con la liberazione dell’equipaggio dopo 108 giorni di prigionia, dopo aver tenuto con il fiato sospeso l’intera comunità mazarese, la cui storia è indissolubilmente intrecciata con il mondo della pesca.
Il docufilm sbarca a Mazara dopo aver fatto tappa a Venezia, dove è stato presentato in anteprima il 10 settembre scorso durante un evento collaterale della 78ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica de La Biennale, nel prestigioso Spazio Incontri Venice Production Bridge dell’Hotel Excelsior, in occasione del Premio Fai Cisl “Persona Lavoro Ambiente”.
“Oltre al racconto di una vicenda umana terribile, come il sequestro e la prigionia dei pescatori”, spiega il Segretario Generale della Fai Cisl Onofrio Rota, ideatore del progetto, “la volontà del sindacato è quella di tenere alta l’attenzione sia sulle difficoltà che affrontano ogni giorno i lavoratori del settore che sul bisogno di un maggiore protagonismo politico ed economico nel Mediterraneo da parte del nostro Paese”.
“Lavorare a questo progetto – aggiunge Claudio Paravati, direttore di Confronti e regista del docufilm insieme a Giuseppe Bellasalma e Michele Lipori – ci ha aperto un mondo di storie: personali, di famiglia, di comunità, di lavoro, il tutto inserito nel mondo del Mediterraneo, crocevia di incontri, scontri e dialogo tra culture e popoli. Raccogliere tutto questo è stata un’avventura entusiasmante, perché vuol dire restituire al pubblico storie di donne e uomini che valeva e vale la pena ascoltare, vedere e raccontare”.
L’appuntamento per vedere “Centootto” è per sabato 25 settembre alle ore 21 presso il Chiostro del Collegio dei Gesuiti di Mazara del Vallo. L’ingresso è gratuito, consentito fino al raggiungimento della massima capienza e tramite esibizione del Green Pass.
****
Al Teatro Selinus Tetralogia del dissenno - La Compagnia Marino Ferracane con il Comune di Castelvetrano, al Teatro Selinus sabato 25 settembre 2021 alle ore 20 organizza la presentazione del libro Tetralogia del dissenno di Rino Marino per i tipi di Editoria & Spettacolo.
"La mia impressione è che Rino Marino introduca, al di là di Beckett, con un gesto che è insieme di superamento e di riedizione dell’antico, l’esperienza di conoscenza, di meditazione, di sapienza, del teatro migliore e più alto, a partire dalla tragedia greca per arrivare almeno a Pirandello e Bernhard, passando ovviamente per Shakespeare", Luigi Lo Cascio
Alla presentazione interverrà l’autore con l’attore Fabrizio Ferracane, la curatrice Vincenza Di Vita, studioso e critico teatrale, insieme a Rosario Marco Atria, filologo e italianista. Verranno letti dei brani dal libro, pubblicato nel 2020, con una lunga prefazione firmata da Luigi Lo Cascio e un contributo conclusivo di Giusi Arimatea.
****
La mostra"Il segno del notaio" - L’Archivio di Stato di Trapani, come ogni anno, partecipa alla manifestazione di rilievo internazionale “Giornate Europee del patrimonio” dal titolo “Patrimonio culturale: TUTTI INCLUSI”, traduzione del tema scelto dal Consiglio d’Europa “Heritage: All inclusive”. L’evento del 2021 si focalizza sui temi dell’accessibilità, dell’inclusività e della partecipazione di tutti i cittadini alla cultura, senza distinzioni di fasce d’età, gruppi etnici, minoranze territoriali e persone con disabilità. Per l’occasione, l’Archivio presenta la mostra “IL SEGNO DEL NOTAIO”.
Il percorso espositivo offre un’ampia selezione dei contrassegni grafici, antenati del moderno timbro notarile, presenti nei volumi dei notai del distretto trapanese tra la fine del XIII secolo e gli inizi del secolo XIX, concentrandosi sul loro aspetto e sulla loro composizione. In linea con il tema comune proposto per le GEP, la mostra è stata progettata e allestita con la finalità di intercettare un pubblico ampio, variegato e inclusivo delle persone con disabilità attraverso supporti alla fruizione rappresentati da percorsi dedicati con guida in LIS e ausilio di pannelli tattili per non vedenti e ipovedenti nei quali sono stati riprodotti alcuni dei contrassegni esposti. La scelta e l’elaborazione dei contenuti, insieme a un allestimento ricco di immagini e didascalie, hanno puntato all’ampliamento dell’accessibilità dell’offerta culturale con la creazione di un percorso capace di fornire al pubblico molteplici piani di lettura. Osservando il materiale grafico in mostra, il visitatore è messo in grado di individuare agevolmente le varie tipologie di segni notarili; di coglierne le differenze nella cura dei dettagli e nella pregevolezza della fattura; di apprezzare, in una cornice generale di simboli e temi ricorrenti, spunti di originalità nel modo di combinare forme ed elementi; di riconoscere la creatività nella personalizzazione dei disegni o, più semplicemente, di ammirarne l’aspetto, rendendo pienamente operante un approccio davvero inclusivo al patrimonio culturale.
****
«L’Europa delle Patrie» alla «Giornata Tricolore 2021» - «Il 2021 dovrebbe passare alla storia, dopo la terribile diffusione della pandemia legata al «Covid-19», come l’anno della ripartenza. Un ruolo attivo è stato svolto, in tal senso, dall’Europa, che sta provando, attraverso l’ormai celebre «Recovery Plan», a sostenere la «ripresa» e la «resilienza» socio-economica delle singole Nazioni. Ciascuno Stato membro ha dovuto, infatti, presentare un piano incentrato sulle politiche chiave dell’«Unione Europea», quali la «transizione verde» (compresa la «biodiversità»), la «trasformazione digitale», la «coesione economica» e la «competitività», nonché la «coesione sociale e territoriale». La grave crisi potrebbe, pertanto, determinare la nascita di una “nuova” «Unione Europea», che sembrerebbe finalmente procedere, almeno per alcuni aspetti, verso un solidale processo di integrazione, che, nel pieno rispetto della sovranità degli Stati aderenti, già in anni lontani Charles De Gaulle intravedeva nella cosiddetta «Europa delle Patrie». L’auspicio è, ovviamente, anche quello di riservare una particolare attenzione all’area meridionale del «vecchio continente», avvalorando la suggestione di Dino Grammatico, quando sottolineava che «l’Europa senza un Mediterraneo vivo e pulsante sarebbe un’Europa senza anima». Anche per quest’anno, insieme al «Centro Studi Dino Grammatico», ad organizzare l’evento hanno voluto esserci rispettivamente le fondazioni «Nazione Futura», «Tatarella», «Almirante», «Tricoli», «FareFuturo», il «Centro Studi Pino Rauti» e l’ISSPE («Istituto Siciliano di Studi Politici ed Economici»), con il patrocinio della fondazione «Alleanza Nazionale» ed il concorso del gruppo al Parlamento Europeo CRE («Conservatori e Riformisti Europei»). Saranno presenti, dunque, i rappresentanti degli istituti culturali appena citati e con loro numerosi parlamentari (Carolina Varchi, Isabella Rauti, Raffaele Stancanelli, etc..). Mentre il «Premio per la Cultura della Legalità 2021» (ovvero una piccola quercia, che rappresenta il radicamento ai valori legalitari, realizzata in marmo di Custonaci ad opera dello scultore Giuseppe Cortese), verrà assegnato a Tina Montinaro (Presidente dell’Associazione «Quarto Savona 15», che era il nome in codice dell’auto di scorta del giudice Giovanni Falcone), per aver diffuso in giro per l’Italia la «cultura della legalità» in contrasto alla criminalità mafiosa. Per questa edizione 2021 si è voluta riprendere la celebre considerazione di Paolo Borsellino, puntuale figura di riferimento del «Centro Studi Dino Grammatico», in cui ci ricorda che «politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d’accordo». A moderare l’incontro sarà, infine, il giornalista e scrittore Giampiero Cannella (Direttore editoriale di «ilsitodisicilia.it»).