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28/09/2021 18:00:00

Tamponi nasali e salivari, quali ammessi per il green pass

Sono al momento tre i test che consentono di ottenere la certificazione verde Covid-19. Al tampone molcolare e a quello antigenico rapido si è aggiunto il test salivare molecolare (utilizzato anche per il monitoraggio della circolazione del virus SarsCoV2 nelle scuole e in altri contesti limitati). Resta escluso, invece, l’altro test salivare, quello rapido, non raccomandato per l’insufficiente livello di precisione.


Nei tre grafici sotto i nuovi casi di contagio giorno per giorno in rapporto al numero totale di tamponi giornalieri e in rapporto alle singole persone testate. Nell'ultimo, il dato sui tamponi in media mobile a 7 giorni e il peso dei tamponi che certificano la guarigione sul totale

Il principale e più affidabile strumento diagnostico resta il tampone molecolare naso orofaringeo che consiste in un’indagine capace di rilevare il genoma (RNA) del virus SARS-Cov -2 nel campione biologico. Questo test ha un altissimo grado di sensibilità e specificità, ossia ha un'elevata capacità di identificare gli individui positivi al virus in modo che ci sia il minor numero possibile di falsi positivi e una altrettanto elevata capacità di identificare correttamente coloro che non hanno la malattia. Il test molecolare resta «il gold standard internazionale per la diagnosi di COVID-19 in termini di sensibilità e specificità» ha confermato il ministero della Salute nella circolare “Aggiornamento delle indicazioni sull’impiego dei test salivari per il rilevamento dell’infezione da SARS-CoV2”. L’analisi può essere svolta solo in laboratori altamente specializzati, individuati dalle autorità sanitarie. L'esito di questo tampone si ottiene mediamente in tre/sei ore. Il costo: 60 euro.


Il test antigenico rapido è basato sulla ricerca, nei campioni respiratori, di proteine virali (antigeni). Le modalità di raccolta del campione sono del tutto analoghe a quelle dei test molecolari (tampone naso-faringeo) ma la sensibilità e specificità di questo test sono
inferiori rispetto a quelle del test molecolare. Ciò comporta la possibilità di risultati falso-negativi in presenza di bassa carica virale, oltre alla necessità di confermare i risultati positivi mediante un tampone molecolare. È uno strumento utile soprattutto per le indagini di screening e laddove servano in poco tempo indicazioni per le azioni di controllo. I tempi di risposta sono molto brevi: circa 30/60 minuti. Il test ha un prezzo calmierato dal governo: 15 euro.

Ad aggiornare il quadro dei test validi al fine della certificazione verde è stata la circolare del ministero della Salute in cui viene spiegato che recenti evidenze scientifiche sui test salivari molecolari hanno individuato valori di sensibilità compresi tra il 77% e il 93%. Inoltre, alcuni studi condotti in ambito scolastico hanno riportato un’elevata concordanza tra i risultati ottenuti con test molecolare salivare e con test molecolare su campione nasofaringeo e orofaringeo. In caso di positività del test salivare molecolare non è necessario fare un test di conferma su campione. I tempi di risposta: 24/48 ore. Il costo: 60 euro.

Tuttavia l’impiego dei test salivari molecolari richiede un numero più elevato di passaggi che comportano tempistiche più lunghe per il processamento dei campioni. Pertanto, afferma il ministero, al fine di evitare il sovraccarico dei laboratori di microbiologia regionali, e di assicurare adeguate risorse per garantire la sostenibilità di tale attività di sanità pubblica, i test molecolari su campione salivare - almeno in una prima fase - potranno essere considerati un’opzione alternativa ai tamponi oro/nasofaringei esclusivamente in questi contesti:  in individui (sintomatici o asintomatici) fragili con scarsa capacità di collaborazione (ad esempio anziani in Rsa, disabili, persone con disturbi dello spettro autistico);

- nell’ambito di attività di screening in bambini coinvolti nel Piano di monitoraggio della circolazione di SARS-CoV-2 in ambito scolastico (la raccolta del campione salivare, può essere fatta anche con modalità di auto-prelievo a domicilio da parte dei genitori, seguendo un preventivo iter formativo);

- per lo screening dei contatti in caso di bambini anche se la scuola non fa parte del Piano di monitoraggio;

- in operatori sanitari e socio-sanitari nel contesto degli screening programmati in ambito lavorativo.

Test salivare rapido: non valido per il green pass
I test antigenici rapidi su saliva, ha spiegato il ministero, «non sono al momento raccomandati come alternativa ai tamponi oro/nasofaringei, in quanto non raggiungono i livelli minimi accettabili disensibilità e specificità». Esclusi, perciò, come strumenti per ottenere il green pass. Un test salivare rapido si può trovare a partire da 4 euro. (Sole24ore)