Mancano 11 giorni al voto per le amministrative di Alcamo e di Calatafimi-Segesta, eppure nella prima cittadina ancora non c’è la scheda elettorale pronta.
La non ammissione della lista di CentrAli per la Sicilia, di Giacomo Scala, e i relativi ricorsi hanno rallentato queste operazioni.
Dopo il pronunciamento del Tar di Palermo, che affermava le ragioni della Sottocommissione elettorale secondo cui vizi di forma e di procedura non consentivano la legittimità della lista, Scala ha presentato ricorso innanzi al Consiglio di Giustizia Amministrativa, che dovrebbe pronunciarsi entro domani.
Dubbi, incertezze, prove muscolari, parole che sono volate e veti che hanno segnato in negativo questa campagna elettorale per Alcamo.
Il sindaco uscente ha tre liste, in molti sostengono che qualcuna di queste non sia fortissima, che però Domenico Surdi arriverà al ballottaggio e lì vincerà perché più conosciuto. E’ colui che ha fatto maggiori incontri, che è stato per strada e ovviamente proviene dai cinque anni di amministrazione precedente.
Alessandro Fundarò di Fratelli d’Italia può contare solo sulla lista di partito e l’entusiasmo, ha scelto di fare una battaglia ideologica non compattando con il centrodestra e rischiano però adesso anche di non arrivare al famoso 5%.
Giusy Bosco è la candidata di centrosinistra, due al momento le liste: UDC e PD. E nei giorni scorsi la candidata sindaca ha incontrato i giovani dem e poi è stata in giro per le attività produttive della città, insieme a lei l’assessore regionale Mimmo Turano.
E poi c’è il candidato di centrodestra, Massimo Cassarà, con otto liste.
La vera battaglia elettorale è tra Surdi e Cassarà, intanto giorno 1 ottobre le tre liste che fanno riferimento al Movimento Via: Mna, VIA, SiAmo Alcamo, faranno il punto sulla campagna elettorale e incontreranno i cittadini.
L’incontro è previsto alle ore 19 presso il Baglio Santa Lucia, interverrà anche il candidato sindaco.