Parla l'immunologo Sergio Abrignani, marsalese, oggi su La Stampa". “Combinare le iniezioni è la regola - dice, a proposito dei vaccini - e la terza dose potrebbe durare anni”
Abrignani, lo ricordiamo, è membro del Comitato Tecnico Scientifico, e fa il punto anche sull'influenza stagionale: “Il ceppo dell’influenza per ora non si preannuncia aggressivo. Giusto somministrare anti-Covid e antinfluenzale lo stesso giorno, magari su braccia diverse per evitare fastidi”.
"In medicina, combinare i vaccini è la regola. Si può combinare qualsiasi dose anti-Covid, prima, seconda o terza, con il vaccino antinfluenzale. Quest'anno si tratterebbe di due iniezioni, mentre per l'anno prossimo alcune aziende come Moderna lavorano a una fiala unica". Così Abrignani, professore ordinario di Immunologia all'Università Statale e direttore dell'Istituto nazionale di genetica molecolare Invernizzi del Policlinico di Milano.
"Tutti i cittadini possono farla tranquillamente. L'anno scorso, per esempio, molti anziani hanno fatto l'antipneumococcica con l'antinfluenzale", prosegue Abrignani, per il quale la terza dose di vaccino anti Covid "va fatta a tutti: Israele la fa a 6-10 mesi" dalla seconda "e io direi entro 12. L'Oms spinge perché si copra prima tutto il mondo, ma è una considerazione etica non immunologica".
"La terza dose serve per rinforzare l'immunità. Poi una quarta dose? Non si sa, ma per tanti vaccini la terza dura almeno cinque anni", conclude Abrignani, spiegando che i guariti che non si vaccinano "rischiano di riammalarsi e soprattutto dopo i 50 anni farebbero bene a fare due dosi".