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04/10/2021 07:07:00

Agricoltura, Sicilia bocciata: esclusi tutti i progetti dal Pnrr. Ecco quali 

 Che bella figura. La Sicilia è rimasta ... a secco. E' infatti stata completamente bocciata nella prima tranche di finanziamenti del Ministero dell'Agricoltura per le "infrastrutture irrigue". Tutti i progetti presentati dagli uffici regionali sono stati ritenuti non idonei.

L'elenco dei progetti ammessi e di quelli bocciati è qui.

Sono 149 i progetti, per investimenti complessivi pari a 1,6 miliardi di euro, ammissibili a finanziamento nel settore delle infrastrutture irrigue con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). E' stato infatti approvato, informa una nota del ministero delle Politiche agricole (Mipaaf), il primo elenco di progetti strategici nel settore di livello esecutivo, presentati da Consorzi di Bonifica ed Enti irrigui.

Sempre con lo stesso provvedimento, sono stati considerati ammissibili 10 ulteriori progetti, di livello definitivo, per un importo di circa 89 milioni di euro. Il provvedimento si inquadra nella Missione 2 Componente 4 (M2C4) del Pnrr, denominata "Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche". Si tratta di un piano di investimenti di grande portata - sottolinea il ministero - con cui si affronta in maniera strutturale il problema delle diverse emergenze in agricoltura connesse ai cambiamenti climatici e si contribuisce al rilancio dell'economia del Paese, in un'ottica di miglioramento della sostenibilità dei processi produttivi.

L'innovazione delle infrastrutture irrigue è infatti la chiave di volta per coniugare tutela ambientale e competitività del settore agroalimentare su di un mercato sempre più globalizzato.

Alla definizione della lista dei progetti ammissibili si è giunti attraverso un processo selettivo portato a termine grazie ad un'apposita piattaforma informatica gestita dal Ministero attraverso il Crea che ha coinvolto gli Enti proponenti, le Autorità di Distretto, le Regioni e Province autonome.

I progetti selezionati, conclude la nota, saranno ora sottoposti a controllo da parte del ministero per la verifica delle condizioni di finanziabilità ai termini di legge.

32 progetti su 32 presentati dalla Regione per il PNRR sono stati bocciati e 360 milioni che potevano arrivare in Sicilia vanno in fumo. "Il governo regionale del nulla colpisce ancora- commentano i Cinque Stelle - . Musumeci abbia un sussulto di dignità e si dimetta. Senza di lui la Sicilia può ancora salvarsi”. ”I progetti presentati dai consorzi di bonifica siciliani – afferma il capogruppo 5 stelle Giovanni Di Caro – sono stati relegati tutti nell’elenco di quelli ritenuti inammissibili, questo dimostra ancora una volta l’incapacità progettuale degli uffici regionali. È lecito temere, a questo punto, che quanto avvenuto in materia di agricoltura possa ripetersi anche per altri interventi, che, senza i fondi del PNRR, non possono essere realizzati. Questa ennesima batosta, che si va ad aggiungere alle tante leggi impugnate dal Consiglio dei ministri, conferma, ove ce ne fosse ancora bisogno, che questo governo opera poco e niente e quando lo fa, lo fa malissimo”. "Tutto questo – conclude Di Caro – è inammissibile, la Sicilia, per il bene dei siciliani, andrebbe commissariata, a meno che Musumeci non prenda atto di questo ennesimo disastro e si dimetta. Intanto predisporremo una richiesta di accesso agli atti per capire il perché di questo altro gravissimo schiaffo ai siciliani”

«Apprendiamo dal Mipaaf che solo 31 dei 63 progetti presentati dalla Sicilia sono stati presi in considerazione attraverso il decreto di approvazione degli elenchi dei progetti ammissibili e non ammissibili a finanziamento con fondi afferenti al PNRR per investimenti nella resilienza dell’agrosistema irriguo. E questo lo dice lunga sulla recidiva ostilità di Roma nei confronti della agricoltura siciliana». Lo dice l'assessore regionale all'Agricoltura e sviluppo rurale, Toni Scilla che sottolinea: «Con quale criterio e come si è proceduto alla selezione? È chiaro che qualcosa non quadra. Il Ministro Patuanelli scade in valutazioni sommarie a tutto svantaggio della Sicilia, e non è la prima volta che lo fa. Ricordiamo - uno dei tanti esempi che potrei citare - il tentativo di scippare fondi del PSR. Un atteggiamento ostile, che registriamo per l’ennesima volta, e che ci porterà ad effettuare le dovute verifiche e valutazioni. Quanti si stanno esibendo, con prontezza sospetta, in note e comunicati che di fatto esultano per l’ennesima ingiustizia romana nei confronti del Sud e della Sicilia, farebbero bene - da compagni di partito dello stesso ministro - a indirizzargli pressanti richieste di spiegazioni. Non meritano risposta perché - conclude Scilla - con incosciente sfrontatezza, remano contro gli interessi dell’Isola e dei siciliani».