Movimenti politici che guardano alle elezioni di Palermo a quelle della Regione, da destra a sinistra, da Cateno De Luca al campo largo che molti vorrebbero realizzare.
Il Partito Democratico tenta di ricomporre una alleanza partendo anche dalla figura di Gianfranco Miccichè, mette insieme il Movimento Cinque Stelle e Claudio Fava: prove di dialogo.
La Festa dell’Unità a Palermo si trasforma in un confronto ricco di spunti e soprattutto di una visione alternativa alla figura dell’attuale presidente Nello Musumeci.
Al dibattito hanno preso parte alcuni deputati regionali dem come Antonello Cracolici e Giuseppe Lupo, e poi ancora il sottosegretario pentastellato Giancarlo Cancelleri, Mariella Maggio per Articolo Uno, Claudio Fava per i Cento Passi, Gianfranco Miccichè per Forza Italia.
Ed è proprio il presidente dell’ARS che invoca il modello Draghi e frenando una alleanza con i dem: “Solo con il PD non funziona, mi sembra difficile”.
Di centrodestra inesistente ha parlato Antonello Cracolici, che si spinge a voler aggregare quante più forze politiche possibili guardando al mondo dei moderati: “Noi guardiamo a una prospettiva di campo largo”.
Del resto il dialogo lo si può costruire su percorsi comuni che guardino alle riforme e meno agli schieramenti ma Cancelleri storce il naso: non sarà possibile avviare collaborazioni politiche con quei partiti che ad oggi sono maggioranza all’intento dell’esecutivo regionale, quindi anche con Forza Italia.
La provocazione ha trovato Miccichè pronto a perimetrare l’aerea azzurra: i forzisti non andranno mai verso il centrosinistra, al contrario si può avviare un dialogo ma unicamente calando il modello del governo Draghi in Sicilia.
Bisognerebbe prima capire con quali partiti è possibile costruire una alleanza e un programma che tenga conto delle reali esigenze dell’Isola e non di prove muscolari dei partiti, del resto il M5S ha in atto una riorganizzazione interna che passa da Giuseppe Conte e che avrà anche sui territori delle ripercussioni. Cancelleri, infatti, frena sui nomi: “Nessuna fuga in avanti”.
Nel frattempo a Taormina Cateno De Luca ha riunito i big della politica avvisando Musumeci:“Questo è un preavviso di sfratto”.
Invitati in molti, da destra a sinistra, assessori regionali compresi: “Ho invitato Armao ‘Meravigliao’. Ho invitato la bella addormentata nel bosco, la Baglieri mi pare che si chiama. Ho invitato Zambuto. Ovviamente ho invitato Musumeci. Musumeci ha dato l’ordine a tutti di non venire”.
Cateno De Luca potrebbe essere la sorpresa delle prossime elezioni regionali, ci vede bene Raffaele Stancanelli: “Attenti a non sottovalutarlo”.